Numero sulla carta: 6 - Alternativa 1 (6a): lunghezza 10 km - Tempo di percorrenza:4h - Alternativa 2: (6b) Lunghezza 15 km - Tempo di percorrenza 5h.30’ - Difficoltà:medio-facile - Segnaletica: scarsa - Fattibilità: a piedi, in bicicletta, a cavallo - Siti diinteresse: la Ferriera, i Canaloni, Scalvaia
Note: bellissimo itinerario di grande suggestione naturalistica ed allietato nella partecentrale dalla rilassante e refrigerante presenza del fiume. Consigliamo di percorrerel’alternativa 6a) a piedi e la 6b) in bicicletta. Per quanto, infatti, la parte d’itinerario cheva dalla Ferriera alla sorgente costringa a portare la bici a spinta, in alcuni tratti anchecon fatica, il sacrificio sarà ripagato dal pedalare nel resto del tragitto, molto piacevolee non troppo faticoso. Inoltre il tratto asfaltato, per quanto poco frequentato da auto,potrebbe essere, a piedi, un po’ fastidioso.
Prima di entrare nel borgo di Scalvaia, di fronte al cimitero si imbocca un’evidente sterrataa sn e, subito ad un primo bivio, si tiene la sn scendendo fino ad arrivare ad unapesa e ai campi di San Biagio. La strada continua con leggeri saliscendi e si procedetralasciando bivi minori sia sulla dx sia sulla sn. Uno di questi, a circa 2 km dall’iniziodel percorso, porta ai ruderi del Poderone. Continuando sempre sulla strada principale,si supera un grande slargo (cartello “Croce a Consoli”) e si prosegue per altri 200mcirca, fino a trovare un nuovo bivio segnalato da un cartello “Ferriera”. Il bivio a dx èsbarrato da un cancello con catena. Si passa lateralmente e si scende sull’ottima stradasterro in un susseguirsi di tornanti. Si raggiunge dopo una serie di tornanti il FiumeFarma. Si prende a dx, si attraversa un campo e si arriva ai suggestivi resti dellaFerriera (emergenza storica sulla carta), la cui diga crea un bel tombolo dove è irrinunciabileun tuffo. Da qui il sentiero prosegue, in alcuni tratti non troppo evidente,risalendo sulla sn orografica del fiume. Il bosco nel fondovalle è caratterizzato da unacompresenza unica di specie: convivono piante tipiche della macchia mediterranea concarpini, aceri e ornelli e, sulla dx orografica del fiume, un bosco di tasso. Questa piantaè presente generalmente sopra gli 800m, ma un microclima rimasto pressoché invariatodall’ultima glaciazione ad oggi, specie nel versante esposto a nord, ne consente lavita a circa 200m. s.l.m..
Per un tratto il sentiero sale allontanandosi momentaneamente dal fiume ed offrendoscorci sulla stretta valle davvero spettacolari (emergenza naturalistica sulla carta). Dopo circa 300 m, il sentiero comincia a scendere riportandosi verso il Fiume Farma.
La vicina presenza del fiume è annunciata dal potente rumore dell’acqua. Prima che ilsentiero ricominci a salire, una deviazione a sx, indicata da un doppio segno biancorosso,porta dopo circa 100 m ai Canaloni.
Un tratto di circa 150m di fiume caratterizzatoda un meraviglioso alternarsi di cascate e tomboli. Anche qui è difficile resisteread un bagno. Le rocce che costituiscono i canaloni, sono tra le più antiche (circa 350 milioni dianni!) della Toscana e conosciute con il nome di Formazione di Poggio al Carpino, nome del Poggio subito a nord dei Canaloni e che delimita il Fiume Farma sulla sua sxidrografica. Caratteristici sono i filoni di quarzo bianco che riempiono le fratture dellaroccia, che variamente piegati e deformati formano disegni molto suggestivi.
Si rientra nel sentiero originario e si prosegue sempre costeggiando il fiume e attraversandoun paio di fossi che vi si immettono e, che secondo le stagioni, sono più o menoricchi d’acqua. Dopo circa 1 km il sentiero passa molto vicino al fiume, che forma unagrossa ansa (emergenza naturalistica sulla carta). Cercando dove l’erba è più alta erigogliosa è facile trovare una sorgente. Superata l’ansa, il sentiero si allontana progressivamentedal fiume, raggiunge uno slargo delimitato da piante di noccioli, e terminalasciando il posto ad una strada strerrata. Si segue la strada stando sempre in pia-nura tralasciando stradelli e sentieri a dx verso il bosco e a sn verso i campi. Dopo circa1 km di strada e poco dopo un bello scorcio sul paese di Torniella, si hanno 2 alternative.
6a - Si prende un sentiero, molto nascosto, che sale a dx (il bivio è segnalato da unometto) sovrapponendosi per pochi metri all’alveo di un fosso. Si sale dentro ad unbosco di querce lungo il sentiero dal fondo molto dissestato. Si tralasciano due bivi adx (in discesa) e si prosegue sul sentiero sempre in salita. Il bosco è misto con alberi diquerce, castagni, lecci, corbezzoli ed erica e pini, nettamente prevalenti sugli altri alberi.Si raggiunge una piccola radura (450 m s.l.m.) dove il sentiero diventa una strada dibosco che, dopo circa 400 m raggiunge, attraversando un castagneto il borgo diScalvaia, sul lato destro della chiesa di San Biagio (XIII sec.).
6b - Si continua sull’ampia sterrata fino ad arrivare dopo circa 2 km alla strada SS 73Senese Aretina in prossimità del ponte sul Farma. Prendendo a dx, dopo circa 3 km, siraggiunge il bivio che dopo altri 2 km porta a Scalvaia.
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La Riserva Naturale Farma, situata tra Monticiano e Roccastrada, comprende il tratto mediano della bellissima e selvaggia vallata in cui scorre il torrente Farma, principale affluente del fiume Merse. Tutta la Val di Farma, e in particolar modo il tratto compreso nella Riserva, conserva aspetti naturalisti unici per la provincia di Siena e tra i più interessanti dell'intera penisola italiana.
Nella valle esistono numerose testimonianze storiche risalenti al Medio Evo, epoca alla quale appartengono gli edifici dei mulini ma soprattutto delle ferriere, vere e proprie "fabbriche" per la lavorazione del ferro che sfruttavano, come i mulini, l'energia dell'acqua. Arrivati al suggestivo torrente potremo rinfrescarci nelle sue limpide acque e pranzare in tranquillità all'ombra della rigogliosa vegetazione ripariale. Effettueremo una seconda sosta bagno ai "Canaloni" un tratto di circa 150 m di fiume caratterizzato da un meraviglioso alternarsi di cascate e tomboli.
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