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Il Monastero di San Bruzio si trova nella campagna a sud-est di Magliano in Toscana, lungo la strada che conduce a Sant'Andrea.
I resti della chiesa, iniziata verso il 1000 dai Camaldolesi e terminata verso la fine del XII secolo, consistono nell'abside, nelle pareti orientali del transetto e negli archi che sostengono la cupola con i pennacchi da cui si sviluppava la calotta ottagonale e si imposta ancora la base del tiburio. I bei capitelli dei semipilastri, decorati con fogliami e teste antropomorfe, sono stati avvicinati a quelli di San Rabano nella comune derivazione di modelli d'Oltralpe.
L'abside ha un'elegante decorazione ad archetti pensili divisi per coppie da esili semicolonne. La perfetta realizzazione della cortina muraria esterna, in grossi conci di travertino perfettamente squadrati, contribuisce al valore anche estetico del rudere.
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Monastero di San Bruzio
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From Magliano in Toscana, take the road back to the intersection for Marsiliana and head left (the only way). Not far from the intersection, on your left you'll see the remains of San Bruzio monastery.
This religious settlement was an important presbitery, remembered since the 13th-14th century. Between its walls were offered hospitality at the old priests of the local diocese: they started a commonlife, like a kind of monastery. Today survives the rests of the presbiterial part, with the central apse, two wings of the transept and the octagonal foundation of the Dome (Cupola).
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The architecture of S.Bruzio remember closely the Lombard style of the northern Italy, but in some particulars - the decorations of the abside, the column capitals and the lightness of its global form - we can see the developement of a primordial Gothic style. In the scarces rests we can still admire many sculptures and other fine carved furnishings.
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Bibliografia
Giuseppe Guerrini (a cura di), Torri e Castelli della provincia di Grosseto, (Amministrazione provinciale di Grosseto), Nuova Immagine Editrice, Siena 1999
Valentino Baldacci (a cura di), I luoghi della Fede. Itinerari nella Toscana del Giubileo (Regione Toscana), edizioni Mondadori, Firenze 2000
Carlo Citter (a cura di), Guida agli edifici sacri della Maremma. Abbazie monasteri, pievi e chiese medievali della provincia di Grosseto, Siena, Nuova Immagine, 1996 (2 edizione 2002), pp. 39 - 40 ISBN 88-7145-119-8
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Particolare del giro delle mura
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Mura di Magliano in Toscana
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Mura di Magliano in Toscana |
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Magliano in Tascana |
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Scansano |
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Monte Argentario |
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Montemerano |
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Parco Naturale della Maremma
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Come arrivare
Da Magliano in Toscana (GR) procedere in direzione di Orbetello sulla Strada Provinciale 94. Dopo circa 2 km dovete svoltare a sinistra nel bivio per Sant’Andrea, seguendo il cartello che indica la presenza delle rovine: i ruderi della chiesa sono ben visibili dalla strada.
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Frazioni
| Montiano, borgo di origini medievali situato a circa 10 chilometri a nord-ovest di Magliano in Toscana, sulla vetta di un poggio, circondato dalla cinta muraria, in vari tratti inglobata nelle pareti esterne di edifici.
Pereta, borgo di medievale situato a circa 10 chilometri a nord-est di Magliano in Toscana, lungo la strada che conduce a Scansano. Conserva alcuni tratti della doppia cinta muraria, una pregevole porta, la torre civica e due chiese di origini medievali.
Località | Importante è anche la località rurale di Maiano Lavacchio, al confine con il comune di Grosseto nei pressi di Istia d'Ombrone, costituita da poderi sparsi e da una cappella per la celebrazione delle funzioni religiose, nota per la tragica strage che si consumò nei dintorni il 22 marzo 1944, conosciuta come l'eccidio di Maiano Lavacchio.
“Undici agnelli”; così furono definiti da uno dei loro carnefici i giovani di Monte Bottigli, ragazzi semplici d’origini umili e sentimenti antifascisti che, all’indomani dell’armistizio dell’otto settembre 1943, rifiutarono l’arruolamento nella Repubblica Sociale Italiana e si dettero alla macchia.[1]
Da ricordare anche le località rurali di Cupi, Podere Corso, Collecchio, Poderone e Sant'Andrea.
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Particolare del giro delle mura
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Mura di Magliano in Toscana |
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Mura di Magliano in Toscana |
Magliano in Toscana
Il territorio comunale, ricco di numerosi insediamenti di epoca etrusca, comprende anche le caratteristiche località di Pereta e Montiano di origini medievali e il Monastero di San Bruzio. Molto caratteristico risulta il centro storico, circondato da una pregevole cinta muraria edificata tra il tardo Medioevo e il periodo rinascimentale.
Storia
Il territorio attorno al centro di Magliano in Toscana ha riportato alla luce numerose aree archeologiche di epoca etrusca, tra le quali spiccano le necropoli di Heba; durante la dominazione romana, furono utilizzati i pressistenti insediamenti abitativi di origine etrusca. Al V-IV secolo a.C. risale il Disco di Magliano, reperto archeologico rinvenuto presso la località nel tardo Ottocento e attualmente conservato al Museo archeologico di Firenze, che è risultato fondamentale per la codifica dell'antica lingua etrusca.
Il Medioevo vide la salita al potere degli Aldobrandeschi, che iniziarono a controllare numerosi centri della provincia di Grosseto, tra cui Magliano in Toscana che, al momento della spartizione dei territori avvenuta nel 1274, entrò a far parte della Contea di Santa Fiora. Fino al Trecento, il borgo rimase un dominio aldobrandesco, venne fortificato con la costruzione della primitiva cinta muraria.
Terminata la dominazione aldobrandesca, il centro passò nelle mani dei Senesi nel corso del Trecento, venendo così inglobato nel territorio della Repubblica di Siena. In epoca rinascimentale, i Senesi effettuarono lavori di ristrutturazione ed ampliamento alle caratteristiche mura di Magliano in Toscana, che hanno conferito alla cerchia muraria gran parte dell'aspetto attuale.
Il dominio senese ebbe termine a metà Cinquecento, quando il centro entrò a far parte del Granducato di Toscana, all'epoca controllato dai Medici, e da allora ne seguì le sorti.
Durante la seconda guerra mondiale, nelle aree rurali nord-occidentali del territorio comunale si perpetrò, in data 22 marzo 1944, l'eccidio di Maiano Lavacchio[1][2].
Monumenti e luoghi d'interesse | Architetture religiose
Pieve di San Martino, edificata in epoca medievale presso l'omonima porta, si presenta in stile romanico-gotico.
Chiesa di San Giovanni Battista, costruita in epoca tardomedievale e ristrutturata successivamente in forme barocche, è in continuità sul lato destro della facciata con la cappella laterale a cui si accede oltre che dall'esterno anche dall'interno.
Chiesa della Santissima Annunziata, fuori dalle mura, venne edificata su un antico tempio pagano in epoca quattrocentesca; nelle immediate vicinanze, si trova un vecchio oliveto, dove è situata una pianta di ulivo ultramillenaria, chiamata Olivo della strega.
[1] Marco Grilli, I MARTIRI D’ISTIA, Storia della strage di Maiano Lavacchio (22/3/1944) | www.instoria.it
[2] http://ius.regione.toscana.it/memorie_del_900/eccidi_nazifascisti/geografia/937.htm | Eccidio di Maiano Lavacchio
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Podere Santa Pia, giardino
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Questo articolo è basato sulgli articoli Monastero di San Bruzio e Magliano in Toscana dell' enciclopedia Wikipedia ed è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License. |
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