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Situato sul versante sud -orientale della montagna, sul degradare di un promontorio posto al limite della zona del trachite, in posizione dominante sulla valle del Paglia, Piancastagnaio sorge, probabilmente nel X secolo, come villaggio agricolo fondato dagli abati dell'abbazia di San Salvatore. Labbazìa, che dipende direttamente dall'imperatore, ha avviato un'opera di bonifica su un vasto feudo e gli abati esarcitano un dominio indisturbato su Piancastagnaio e su tutta l'area circostante fino a tutto l'XI secolo.
La situazione cambia dopo la lotta per le investiture quando il potere dell'imperatore in Italia diviene il più debole e San Salvatore perde d'importanza e di prestigio. A questo punto le terre dell'Abbazia cominciano ad essere minacciate dagli Aldobrandeschi che hanno possedimenti limitrofi. Anche Piancastagnaio diventa oggetto di contesa e alla fine dell'XI secolo sono gli stessi abati a concederla in feudo ai conti. Sono i conti Aldobrandeschi verso la fine dell'XI secolo a far costruire un insieme di fortificazioni - la Rocca - e a divenire signori assoluti del castello.
Nel corso del Duecento e del Trecento la storia di Piancastagnaio si intreccia con quella di Orvieto, Siena e Pitigliano, passa alternativamente sotto la signoria di questi tre contendenti finchè viene definitivamente acquisita dalla Repubblica di Siena tra il 1415 e il 1430. Nel 1465 il Consiglio Generale della Repubblica provvede a innalzare la Rocca e fa costruire una nuova cerchia di mura.
Il centro storico
Il centro storico di Piancastagnaio è di forma circolare (come la maggior parte dei centri storici dell'Arniata) e si sviluppa a ventaglio per successivi avvolgimenti: uno sviluppo chiaramente condizionato dalla conformazione del luogo.
Tra i monumenti di maggiore rilievo a Piancastagnaio la Chiesa di San Francesco, il Santuario della Madonna di San Pietro, la Chiesa di Santa Maria Assunta, la Chiesa Madonna delle Grazie, Piazza Matteotti, il Palazzo Bourbon del Monte, la Rocca Aldobrandesca e la Fonte di Voltaia.
Chiesa di Santa Maria de Cuntaria (Pieve S. Maria Assunta)
Costruita su un’alta scogliera e divenuta pieve nel XIII sec., fu consacrata alla Mdonna Assunta. Ha navata unica e tre grandi cappelle addossate alle pareti.
Santuario della Madonna di S. Pietro
L’attuale edificio è il rifacimento del XVI sec. di una precedente chiesa romanica dalla cui abside fu tagliato il blocco di pietra con il dipinto della Madonna. L’interno è ricco di tele e affreschi di Francesco Nasini.
Madonna delle Grazie
E’ una chiesa romanica del XIII secolo con un’abside che funge da tabernacolo ad una Madonna in trono fatta dipingere nella seconda metà del 1400
Chiesa di San Francesco
Consacrata nel 1278, segue il tipico schema francescano a unica navata coperta a capriate e cappella terminale voltata a crociera. Sul fianco sinistro della chiesa sono i resti del chiostro del convento di San Bartolomeo.
Chiesa-Oratorio di San Filippo Neri
Nata nel XIII secolo per i servizi religiosi della Rocca, e della sua guarnigione, fu radicalmente restaurata con essa a partire dal 1470 e successivamenti vi si trasferì l’Oratorio di San Filippo Neri.[2]
La Rocca Aldobrandesca
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Rocca Aldobrandesca di Piancastagnaio [4]
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Fortificazione entrata in possesso della famiglia Aldobrandeschi durante il periodo medievale. La rocca appare oggi così come fu modificata nella seconda metà del Quattrocento da Siena divenuta protettrice del paese.[2]
Apertura: Estiva (1 Giugno – 31 Agosto) 10:30-12:30 – 16:00-19:00
Invernale (1 Settembre – 31 Maggio)
Il Palazzo del Marchese Bourbon del Monte
Nel 1603 il Marchese Giovan Battista inizia la costruzione di un imponente palazzo… circondato da vasti giardini.
….Il palazzo di Piancastagnaio è una eccezione nel panorama dei feudi e una costruzione non comune nello stesso Granducato di Toscana dove, nel periodo a cavallo fra il ‘500 e il ‘600, non si hanno molte costruzioni di analoghe dimensioni nemmeno nelle grandi città… E’ la più bella e interessante costruzione militare della Toscana.
Fonti di Voltaia
Era un grande complesso con cannelle, abbeveratoi, lavatoi e vasche per tingere i panni, macerare il lino e la canapa. Tutto intorno vi erano case sparse e spazi alberati.
Il Piatto delle Streghe
Era la fontana del vasto giardino che il Marchese utilizzò per il Belvedere del palazzo che vi aveva costruito accanto. Quando il Belvedere fu abbandonato, gli arredi furono dispersi e la fontana fu trasformata dalla fantasia popolare in un oggetto misterioso.[2]
Mercato sabato.
Comune di Piancastagnaio
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"Cartina Piancastagnaio" di Riccardo Magini - opera propria. Con licenza CC BY 3.0 tramite Wikipedia.
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La Riserva del Pigelleto | Pigelleto Natural Reserve Piancastagnaio
Le 14 Riserve Naturali della Provincia di Siena occupano poco più del 2% del territorio provinciale ma costituiscono un patrimonio unico che deve essere tutelato per permettere alle risorse di rinnovarsi nel tempo e per essere trasmesso intatto alle generazioni future.
La Riserva Naturale Pigelleto ha una superficie di 862 ettari ed è situata nel Comune di Piancastagnaio. L'area protetta comprende una serie di rilievi a morfologia dolce, con l'altitudine maggiore raggiunta da Poggio Pampagliano (%9 m), che collegano il Monte Amiata (1738 m), situato a nord, con il Monte Civitella (1107 m), in territorio grossetano. Le particolari caratteristiche climatiche e morfologiche dell'area hanno determinato una grande ricchezza di specie vegetali, tra le quali si annoverano il faggio (Fagus sylvatica), il castagno (Castanea sativa), diverse querce, carpini ed il tasso (Taxus baccara), una maestosa conifera che è attualmente inserita nelle liste rosse internazionali per la sua rarità. La Riserva è nata con lo scopo principale di conservare la popolazione relitta di abete bianco (Abies Alba) [1] , localmente chiamato Pigello, che qui cresce spontaneo come importante testimone dell'ultima era glaciale, avvenuta circa 1 0.000 anni fa.
Il Centro Visite della Riserva, gestito dalla Cooperativa Abies Alba, si trova nell'edificio che un tempo ospitava la sede amministrativa dei complessi minerari e che oggi è di proprietà del Comune di Piancastagnaio. La struttura è dotata di spazi destinati alle attività di Educazione Ambientale, di una sala convegni e di una serie di locali dedicati al!' ospitalità: su prenotazione è possibile in ogni periodo dell' anno pernottare nella foresteria e usufruire del servizio di ristorazione. Dal Centro Visite partono i sentieri escursionistici ed è possibile organizzare su prenotazione visite guidate sia nella Riserva che in altre aree di interesse naturalistico e storico presenti nel territorio, oltre a speciali trekking con asini amiatini.
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Carta escursionistica della Riserva Naturale Pigelleto[3]
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Sentiero Natura
Il sentiero (circa 2,5 km) parte dal Centro Visite "La Direzione" ed entra nel bosco in direzione di Podere La Roccaccia e, andando verso sud-est, termina sulla strada sterrata che torna indietro verso il Centro. Attraversa boschi di faggio, cerro e abete bianco e si avvicina a Poggio Pampagliano, che è il rilievo più alto della Riserva.
Poco dopo Poggio Pampagliano, una variante permette di accorciare il percorso di ritorno.
Sentiero ciclabile
Il sentiero (circa 8 km) parte dal Centro Visite "La Direzione" e andando verso sud-est attraversa i boschi e le aree aperte, incontrando il Podere S. Filippo. Successivamente lascia la strada principale per deviare a destra verso podere S. Francesco. A questo punto sale in corrispondenza di Poggio Roccone, che domina la valle sottostante, per poi avvicinarsi alle Miniere del Siele. Poco più avanti incontra la strada provinciale e seguendo la direzione per Piancastagnaio raggiunge dopo circa 2 km il punto di partenza.
Come si raggiunge
Da Siena: percorrere la Strada Statale Cassia e seguire le indicazioni per Abbadia San Salvatore e poi per Piancastagnaio. Da qui proseguire in direzione di Santa Fiora e voltare dopo circa 5 km per Castell'Azzara; dopo circa 3 km da quest' ultimo incrocio si troverà a sinistra il Centro Visite "La Direzione".
Da Sud: percorrere l'autostrada Al (Milano-Napoli), uscita Chiusi-Chianciano Terme. Seguire quindi le indicazioni per il Monte Amiata (Abbadia San Salvatore, Piancastagnaio).
Da Grosseto: percorrere la strada provinciale Siena-Grosseto e seguire le indicazioni per il Monte Amiata e Santa Fiora. Proseguendo in direzione di Piancastagnaio dopo circa 7 km voltare al bivio per Castell'Azzarra; dopo circa 3 km da quest' ultimo incrocio si troverà a sinistra il Centro Visite "La Direzione". [3]
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The Siele Mine | Pigelleto Natural Reserve Piancastagnaio (SI)
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Il Crastatone
Il Crastatone la più antica manifestazione sulla Castagna del Monte Amiata e tra le più antiche in assoluto.[2]
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Piancastagnaio borders Abbadia San Salvatore, Castell'Azzara, Proceno, San Casciano dei Bagni en Santa Fiora.
Comune
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Trekking in Toscana
Trekking sul Monte Amiata: percorsi a piedi | Da Abbadia San Salvatore a Piancastagnaio
Trekking sul Monte Amiata: percorsi a piedi | Attraverso la riserva naturale de "il Pigelleto"
Walking in La Riserva Naturale del Pigelleto | Saragiolo - Miniera del Siele - Castell'Azzara | Podere La Roccaccia - Castell'Azzara
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[1] Pro Loco Piancastagnaio | www.prolocopiancastagnaio.it
[2] Giorgio Forti, L’acqua: strumento urbanistico ed architettonico, Le Fonti di Piancastagnaio
[3] Monte Amiata | Carta escursionistica della Riserva Naturale Pigelleto
The European Chestnut Trail currently includes five territories within four regions in Italy, Portugal and Spain. Monte Amiata and Mugello in Tuscany, Valle Camonica in Lombardy, Alto Torneqc in the Trâs os Montes and Comarca di Monterrei in Galicia. They all adhere to the Transnational Cooperation project Castanea, created and run by seven GALs (Local Action Groups) in their respective countries.
[Source: The European Chestnut Trail, funded by the Leader 11 European Community Initiative, Ospedaletto, 2001 | www.castanea.it]
[4] "Piancastagnaio - Rocca aldobrandesca 5" di Croberto68 - Opera propria. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons.
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