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Numero sulla carta: 1 - Alternativa 1a) - Lunghezza 9 km - Tempo di percorrenza 3h 30’ - Difficoltà: facile - Alternativa 1b) - Lunghezza 13 km - Tempo di percorrenza 5h - Difficoltà: medio-facile - Alternativa 1c) - Lunghezza 16 km - Tempo di percorrenza 6h - Difficoltà: media - Segnaletica: scarsa - Fattibilità: a piedi, in bicicletta, a cavallo (solo parzialmente) - Siti díinteresse: Iesa, Buca dei Falchi, La Pigna, Tocchi e Castello di Tocchi
Note: itinerario ricchissimo sia dal punto di vista naturalistico sia, nell’alternativa 1c), storico- architettonico. Il tratto centrale che costeggia il Fosso dei Lupinari, comune alle tre alternative, per quanto breve è abbastanza impegnativo e costringerebbe chi volesse affrontarlo in bicicletta, a trasportare i mezzi a mano. L’itinerario presenta anche altri tratti decisamente impegnativi ma che in ogni modo, possono essere affrontati sempre pedalando da ciclisti mediamente allenati. Noi consigliamo di affrontare a piedi l’alternativa 1a) dove con calma si possono godere di tratti di natura veramente grandiosi ed in mountain bike le alternative 1b) e 1c) che offrono una seconda parte di grande soddisfazione ciclistica che ripagherà senza dubbio dalle difficoltà incontrate nella prima parte. Inoltre, tutto l’ultimo tratto dal Podere la Pineta fino a Lama, potrebbe risultare lungo da affrontare a piedi svolgendosi su strada che, per quanto molto bella, poco transitata e completamente immersa nei boschi, è asfaltata. Si consiglia di percorrere l’itinerario 1 in tutte le sue varianti in senso antiorario. Il sentiero 1 è sicuramente percorribile anche a cavallo. Maggiori informazioni su questo tipo di escursione sono disponibili presso la Pro-Loco di Monticiano.
Il castello di Tocchi è immerso nell'omonima riserva naturale, ottimo per gli amanti del relax, della natura e delle terme che si trovano a soli 8 km dalla struttura e che offrono sia una struttura benessere privata, sia le vasche libere in riva al fiume, con acque sulfuree curative a 43°.
Lama è una delle 4 frazioni che compongono Iesa (le altre sono Palazzo, Solaia e Cerbaia), meraviglioso e sperduto paese della valle del Farma. Dalla piazza di Lama si prende la strada asfaltata, circondata da querce da sughero, in direzione est che porta alla superstrada 223 Siena-Grosseto. Dopo circa 2 km si imbocca sulla sn, poco prima di una piccola casetta, una strada sterrata (sbarra sempre aperta). Appena lasciata la strada asfaltata le querce lasciano il posto ai pini del vicino Poggio Torretta. Caratteristica di tutto quest’itinerario è, infatti, la presenza di pini su tutti i “poggi” principali. Al primo bivio, dopo 50m, si tiene la dx e si continua in piano, per poche altre decine di metri. Si tralascia un bivio a dx; la strada comincia a scendere in maniera decisa dentro ad un rigoglioso bosco di querce e castagni fino ad arrivare, dopo circa 500 m, ad un quadrivio dove si procede dritti in direzione nord. La strada continua a scendere e la macchia mediterranea diventa la vegetazione dominante. Dopo poco meno di 1 km, deviando verso sn dal sentiero principale, si arriva in pochi metri ad un grazioso punto di sosta dove alcuni lecci circondano i resti di una casupola (335 slm., vedi emergenza storica sulla carta). I ruderi sono fatti da blocchi di roccia calcarea (Calcare Cavernoso), anomala per la zona nella quale dominano le rocce quarzose della Formazione del Verrucano. Rientrando nella carrareccia principale si continua a scendere per circa 200 m e, in prossimità di alcuni pioppi, si prende a sn (quota 300 slm.). Arrivati ad uno spiazzo erboso si trova un quadrivio e si prosegue nello “stradello” centrale che scende ripidamente, costeggiato a dx dall’incisione profonda di un fosso. Bellissimo è il panorama che si osserva scendendo (vedi emergenza naturale sulla carta). Si prosegue in discesa per circa 350 m e si raggiunge il Fosso dei Lupinari, che il sentiero costeggia per alcune decine di metri fino ad una caratteristica tagliata posta sul lato dx del fosso stesso. La tagliata è disseminata da enormi blocchi di rocce quarzose violace della Formazione del Verrucano. Blocchi analoghi sono anche visibili nel vicino fosso. Il posto è ideale per una sosta (vedi emergenza naturalistica sulla carta). Una frana ostruisce la traccia del sentiero. Si prosegue costeggiando il Fosso dei Lupinari in direzione E-W, prestando attenzione ai numerosi orli di frana. Dopo circa 200m il sentiero riprende le sembianze di mulattiera e fa un tornante a sn. Prima del tornante si imbocca un sentiero molto nascosto dalla vegetazione che procede dritto sempre in direzione E-W. Dopo brevissimo tratto che può essere soggetto a piccole frane, il sentiero attraversa il Fosso dei Lupinari e risale dalla sponda opposta in direzione N, verso il Poggio Siena Vecchia, tagliando nel bosco. Dopo circa 10 m si entra in una carrareccia che costeggia il lato sn del Fosso dei Lupinari. Prendendo a sn, verso SW, dopo poche decine di metri si arriva all’ingresso della Buca dei Falchi (vedi emergenza naturalistica sulla carta). L’ingresso della grotta carsica si trova in corrispondenza dell’affioramento di calcare Cavernoso posto sulla dx del sentiero. La Buca dei Falchi nella sua interezza è visitabile prendendo contatto con la Pro-loco di Monticiano e/o l’Associazione Speleologica SPELEOSIENA. Per proseguire l’itinerario, invece, dopo aver attraversato il Fosso dei Lupinari si continua verso dx la carrareccia e, dopo 2 brevi saliscendi si raggiunge un quadrivio. Prendendo la strada a dx si arriva dopo pochi metri ai resti di un caratteristico rudere, posto ideale per una sosta (vedi emergenza storica sulla carta). Tornati al quadrivio due sono le alternative.
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Mappa
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Alternatives
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1a) Proseguendo sulla carrareccia verso sn, in direzione SW, dopo circa 1,2 km, sulla destra una strada molto dissestata porta, dopo una ripida discesa, ad una radura. La radura è un magnifico balcone naturale di travertino dalla quale si osserva il panorama sulla valle del Torrente Migliorina. Un ripido sentiero posto sulla dx del “balcone” porta ad una parete di travertino di qualche decina di metri di altezza. Sulla parete, una piccola sorgente d’acqua calcarea forma una graziosissima cascata, alla base della quale piccoli laghetti e il travertino in formazione, creano uno scenario fiabesco (vedi emergenza naturalistico sulla carta). La bellezza e la delicata armonia del posto suscitano da sole, senza il bisogno di raccomandazioni, il massimo rispetto. I locali chiamano questo luogo la Pigna. Tornati sul “balcone” si ripercorre in salita il sentiero fino a ritornare sulla strada principale. Percorrendo la strada verso SW si raggiunge dopo 1,3 km la frazione di Palazzo. Se, invece, dal “balcone” si procede nella direzione opposta a quella d’arrivo, cioè verso SW, il sentiero (indicato sulla carta con 1aa) facilmente seguibile, sale e dopo circa 1 km raggiunge le case di Palazzo. Prendendo la strada asfaltata a dx in direzione ovest, dopo circa 1 km, si raggiunge Lama.
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1b) Proseguendo verso nord il sentiero scende ripidamente per un breve tratto, poi in maniera più dolce e, orientandosi circa E-W, costeggia a dx, in basso, il Fosso del Mulinello e a sn, in alto, alcuni affioramenti di calcare della Formazioni di Tocchi (vedi emergenza naturalistica sulla carta. La presenza di grossi banchi di roccia offre naturali ripari a numerosi animali e non è raro incontrare caprioli e volpi. Il sentiero continua attraversando un primo fosso e dopo alcuni metri il Fosso Mulinello. L’ambiente naturale lungo il fosso, merita una sosta (vedi emergenza naturalistica sulla carta). Il sentiero sale con alcuni tornanti, si superano 2 cancelli (richiudere!) e, subito dopo il secondo cancello, si entra in una radura. Attraversata la radura, si trovano 3 strade: due le alternative:
1c) Proseguendo a sn verso NW, dopo circa 1km si raggiunge il Castello di Tocchi sgraziosissimo borgo duecentesco fondato dalla Famiglia degli Ardengheschi, che merita senz’altro una visita (vedi emergenza storica sulla carta). Dal Castello di Tocchi una strada a sterro, in direzione NW, porta a Tocchi da dove una strada asfaltata, sempre in direzione W-NW, porta alla strada che collega San Lorenzo a Merse con Monticiano. Questa strada è una delle direttrici principali dell’area. Proseguendo verso sn, in direzione ovest, dopo circa 800 m si raggiunge la casa della forestale “La Pineta”. La strada a sn, in direzione S-SW dopo circa 5 km giunge a Lama.
1b) Proseguendo verso sn, ma in direzione circa E-W si raggiunge dopo pochi metri un bivio. La strada è chiusa da una sbarra. Si supera la sbarra proseguendo sulla strada principale. Se si prende il sentiero subito a sx della sbarra si ridiscende al Fosso Mulinello (percorso non indicato sulla carta). Continuando, la strada ale costantemente, lungo la cresta che separa il Fosso Mulinello dal Fosso Sermiglione. Dopo poco meno di 2 km attraversa una cessa frangifuoco e le si sovrappone per circa un centinaio di metri per poi la lasciarla deviando a sn. Dopo circa 500 m la strada attraversa, ortogonalmente, una nuova cessa e dopo altri 400 metri circa, raggiunge la strada asfaltata proveniente dalla casa della Forestale “La Pineta”. Si prende la strada a sn in direzione sud e, dopo circa 4 km si raggiunge Lama.
Castello Di Tocchi
Loc. Castello Di Tocchi, 53015 Monticiano
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