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Vista del Monte Labbro [1] |
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Trekking sul Monte Amiata: percorsi a piedi | Dal Prato delle macinaie alla vetta del Monte Amiata
Trekking sul Monte Amiata: percorsi a piedi | Dal parco faunistico del Monte Amiata alla cima del Monte Labbro
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Il Monte Labbro
Il monte Labbro (1.193 metri) è una montagna che si eleva all'estremità sud-occidentale del cono vulcanico del monte Amiata, nel cuore della Riserva naturale del Monte Labbro e del Parco faunistico del Monte Amiata.
L'area del monte Labbro, oltre ad essere nel cuore di due aree protette ad elevato interesse naturalistico e paesaggistico, è nota per la presenza sulla sua sommità della Torre Giurisdavidica, costruita e legata alla figura di Davide Lazzaretti, e per il tempio di Merigar West, fondato negli anni ottanta dalla comunità tibetana, che qui ha trovato rifugio spirituale. I principali centri abitati del monte Labbro sono Zancona e Le Macchie, ambedue frazioni di Arcidosso.
La dizione "monte Labro" è da intendersi ugualmente corretta, in quanto usata in molte versioni geografiche, e che una ricerca sull'etimo indica come probabilmente più appropriata, poiché labro sembra derivare da Quinto Fabio Labione, triumviro romano, oppure dal termine labrys (ascia bipenne) di origine lidia o minoica, che Erodoto e altri storici indicano come i popoli progenitori degli etruschi.
Percorso a piedi | Dal parco faunistico del Monte Amiata alla cima del Monte Labro
PUNTO DI PARTENZA E ARRIVO: Punto cassa (entrata visitatori) all’entrata del Parco Faunistico del Monte Amiata. Chiuso il Lunedì. Parcheggio disponibile. (Parco Faunistico del Monte Amiata, Arcidosso, Tel. 0564 966867, www.parcofaunistico.it) Percorso circolare.
LUNGHEZZA: circa 6,5 Km.
DURATA: 3 ore circa.
TIPO DI STRADA E PAESAGGIO: Sentieri di bosco, strada sterrata, prati con pietre calcaree, terreno roccioso. La cima del Monte Labbro presenta un magnifico panorama. La salita è assolata ma ventilata. Per visitare la grotta sulla cima, è necessario portare una torcia.
GRADO DI DIFFICOLTÀ: medio-difficile (40 minuti in salita su terreno boscoso).
DISLIVELLO COMPLESSIVO: circa 200 m.
FLORA E FAUNA: Orchidee selvatiche di diverse specie, fiori di campo, ciliegi selvatici, biancospino, erica; lupi appenninici, cinghiali, istrici, caprioli e daini, camosci, volpi, tassi, lepri, capre, avvoltoi, diverse specie di uccelli, micci amiatini (una razza di asini tipica dell’Amiata).
SEGNALETICA: Per orientarsi tenere conto dei paletti di legno alti circa 1 metro situati lungo tutto il percorso.
PUNTI DI RISTORO: Bar-ristorante presso il “Podere dei Nobili”, ci si può organizzare per una pausa sulla cima del Monte Labbro (1.193 m).
Riserva Naturale Provinciale Monte Labbro (667,00 ha) è situata sul versante settentrionale del M. Labbro (1.190 m), tra il torrente Zancona ad est e il fosso Onazio a ovest; rappresenta il limite settentrionale dell'alta valle dell'Albegna, che inizia il suo corso proprio dalle sorgenti poste sul monte. Il Monte Labbro è un complesso calcareo di grande suggestione paesaggistica e di notevole importanza naturalistica. La natura geologica conferisce infatti a questi luoghi un aspetto quasi alpestre, con affioramenti rocciosi e praterie sommitali pascolate, che dominano il paesaggio.
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Monte Labbro, sentieri
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Il percorso inizia al punto cassa all’entrata del parco. Seguire subito l’indicazione “Sentiero mufloni e daini/bellavista Monte Labbro”. Questa piccola strada conduce, attraverso un cancello, a un’altra strada sterrata (c’è un tavolo e una panca), qui salire a sinistra fino al Podere dei Nobili all’interno del quale c’è un punto informazioni e un piccolo ristorante. Salire le scale che si trovano fra i due cartelli indicativi di legno di fronte all’entrata del ristorante. Attraverso un cancello si arriva al recinto del “Sentiero Camosci e Caprioli”; qui tenersi sulla destra e fiancheggiare il recinto circolare dove vengono addestrati i cavalli. (Da qui ci si può orientare facilmente grazie ai paletti di legno posti lungo il sentiero.) Dopo circa 10 minuti si raggiunge, sulla destra, la riserva dei lupi. (Qui , entrando da una porta e percorrendo un passaggio protetto, si raggiunge un’ altana di legno: un punto di osservazione con vista su 18 ettari di riserva che ospita i lupi appenninici.) Una volta tornati al percorso, continuare a destra lungo un sentiero ghiaioso (tenere presenti i paletti di legno). Immediatamente si giunge a un grande cancello che segna la fine del recinto dei camosci e dei caprioli. Da qui inizia il sentiero che porta al Monte Labbro. Salire quindi a sinistra e percorrere lo stretto sentiero che si snoda attraverso una vegetazione composta da cespugli di biancospino e alberi di acero. Dopo poco si lascia il boschetto per attraversare il verde paesaggio collinare in cui ci si imbatte. Si incontra poi un sentiero di campagna dove si gira a sinistra seguendo il viottolo che sale. (Sulla destra, in lontananza, si vede il Podere Pietrafitta.) Ora il sentiero inizia a salire in modo tortuoso. Salire la piccola scala a pioli e proseguire a sini- …ALLA CIMA DEL MONTE LABBRO stra. La salita costeggia il lato occidentale del Monte Labbro permettendo all’escursionista di camminare attraverso il tipico paesaggio campestre caratterizzato da pietre calcaree. Il recinto di ferro in cui ci si imbatte, corre intorno a una grotta abitata da pipistrelli (meglio non visitarla!). Proseguire a destra della grotta in direzione della cima. Continuando a camminare su questo sentiero si vede, in lontananza, la croce posta sulla cima del Monte Labbro. Giunti a un bivio salire una piccola scala e proseguire a dritto in direzione della vetta. Una volta raggiunta la cima è possibile visitare la torre giurisdavidica a forma di cono che è il simbolo di David Lazzaretti, i resti di una chiesa e una grotta scavata nella roccia. Nella grotta è stato costruito un altare in onore di David Lazzaretti. (È bene avere una torcia.) Lasciarsi alle spalle la torre e la campana e attraversare una specie di passaggio delimitato da due macigni che finisce sul sentiero di ritorno. Dopo poco girare a destra e percorrere un viottolo di campagna. Il sentiero si snoda ripido verso il basso. Una volta giunti al recinto con la piccola scala scendere lungo il sentiero a destra (tener conto dei paletti di legno!) Il sentiero si addentra subito in un boschetto intricato e ombroso. Il viottolo porta davanti ai resti di un rifugio pastorale in pietra (a destra). Continuare sempre a scendere. A un bivio fare attenzione alla segnaletica dei paletti e seguire il sentiero a sinistra. L’acqua della fontanella sulla sinistra è potabile. Il sentiero si imbatte in un piccolo stagno (prosciugato in estate), che si supera costeggiando la recinzione di legno per poi arrivare al recinto dei micci amiatini (una particolare specie di asino). Usciti da questo recinto attraverso un ampio cancello, dopo poco si raggiunge un altro recinto attraverso il quale si entra di nuovo nel parco. Da qui ci si orienta con i paletti di legno, camminare attraverso i campi fino ad arrivare davanti a due panche (il recinto dei camosci e daini). Dalle panche seguire il sentiero a sinistra. Dopo aver oltrepassato un ruscello attraversando un ponte, seguire il sentiero che sale a sinistra e raggiungere un recinto con una porta (la stalla degli asini). Attraversare la recinzione in modo da raggiungere la porta da cui eravamo entrati all’inizio. Lasciare il recinto dei daini e arrivare di nuovo al Podere dei Nobili. Da qui proseguire lungo la strada sterrata in direzione dell’entrata e quindi del parcheggio. [3]
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Eremo di David Lazzarett, Monte Labbro
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La Zancona
La Zancona è un torrente della Toscana meridionale, che nasce dalla Riserva Naturale del Monte Labbro fino a confluire nel fiume Ente. Il corso d'acqua attraversa i territori comunali di Arcidosso, Castel del Piano, Cinigiano e Seggiano.
Scendendo dalle pendici occidentali del Monte Amiata e da quelle settentrionali del Monte Labbro, si dirige a nord attraversando i villaggi delle Macchie e Zancona, passando fra il poggio di Roveta ed Arcidosso, lambisce ad ovest Montelaterone, e prosegue a nord lasciandosi alla sinistra il borgo di Monticello Amiata. Dopodiché si inoltra sotto Montegiovi, dove insieme al torrente Vivo, si immette nel fiume Ente. Il tragitto si conclude dopo circa 10 chilometri, dove il fiume Ente, che ha accolto nel suo corso d'acqua la Zancona e il Vivo, confluisce nell'Orcia.[2]
Links
Riserva naturale Monte Labbro su www.parks.it, portale dei parchi italiani
Parco Faunistico del Monte Amiata : Il Sentiero Natura
L'Apt Amiata pubblica una carta 1:50000 "Amiata senza fretta" molto utile per la scelta degli itinerari.
[1] Fonte fotografica
[2] Autori di Wikipedia, 'Riserva naturale Monte Labbro", Wikipedia, L'enciclopedia libera, 20 gennaio 2016, 15:14 UT
[3] Monte Amiata Turismo | Dal parco faunistico del Monte Amiata alla cima del Monte Labbro
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Case vacanza in Toscana | Podere Santa Pia
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Podere Santa Pia |
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Castiglioncello Bandini |
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Roccalbegna |
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Eremo di David Lazzarett, Monte Labbro |
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Semproniano |
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Canis lupus laying
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Parco faunistico del Monte Amiata
Il parco faunistico si estende su una superficie attorno ai 200 ha nella parte occidentale del territorio comunale di Arcidosso, essendo ubicato a sua volta all'interno della Riserva naturale Monte Labbro, che si sviluppa presso il medesimo Monte Labbro, a sud-ovest dell'Amiata. Vi si accede dalla frazione di Zancona. Il parco è strutturato ispirandosi al modello dei Wild Park tedeschi, con percorsi che permettono l'osservazione delle varie specie nel totale rispetto di queste. Gli enti locali, che gestiscono il parco, organizzano visite e attività didattiche con il fine di sensibilizzare circa la preservazione di quelle specie animali e vegetali che rischiano la scomparsa e che rappresentano una ricchezza per la biodiversità del territorio. Nell’area naturalistica sono anche presenti quelle specie animali domestiche che, come il cavallo e l'asino amiatino, hanno svolto un ruolo importante per la sopravvivenza dell’uomo aiutandolo nelle sue attività. Il parco fa parte del progetto della regione Toscana chiamato I sentieri dell'arte e rappresenta anche uno dei migliori punti d'Italia per quanto riguarda le osservazioni astronomiche, vista l'assenza di inquinamento luminoso.
All'interno di questa area naturalistica è possibile osservare numerose specie della fauna selvatica appenninica come il daino, il capriolo, il cervo, il muflone, il camoscio e il lupo.
Numerose sono anche le specie vegetali che crescono spontaneamente all'interno dell'area protetta, tra queste troviamo l'acero, l'acero campestre, il biancospino, il castagno, la ginestra, il ginepro e il tiglio.
Bibliografia
AA.VV. Il Parco Faunistico del Monte Amiata e l'Area del Monte Labbro - Aspetti Ambientali, Geografici e Paesaggistici, Storia e Territorio. I Portici Editori, 1996.
AA.VV. Guida al Parco Faunistico del Monte Amiata. I Portici Editori, 1996.
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Trekking sul Monte Amiata | Sentieri per scoprire le meraviglie del Monte Amiata
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Dal Vivo d'Orcia all'Eremo e all'Ermicciolo fino alle sorgenti del Vivo [LUNGHEZZA: 10 Km circa. DURATA: 3 ore circa]
Nei castagneti di Arcidosso [LUNGHEZZA: 6.2 Km. DURATA: 3 ore circa]
Da Tepolini attraverso i castagneti de.."la strada della castagna" [ LUNGHEZZA: 4.2 Km circa. DURATA: 1 ora e 1/4 ]
Da Abbadia San Salvatore a Piancastagnaio [LUNGHEZZA: 13 Km circa. DURATA: 3 ore 1/2 circa ]
Attraverso la riserva naturale de "il Pigelleto" [LUNGHEZZA: circa 10 Km. DURATA: 3 ore 1/2 circa ]
Dal parco faunistico del Monte Amiata alla cima del Monte Labbro [LUNGHEZZA: circa 6,5 Km. DURATA: 3 ore circa]
Da Bagno Vignoni, un'immersione nella Val d'Orcia [LUNGHEZZA: circa 12 Km. DURATA: 4 ore circa ]
Da Semproniano al piccolo borgo di Rocchette di Fazio [LUNGHEZZA: circa 10 Km. DURATA: 3 ore e 1/2 circa ]
Da Seggiano al castello di Potentino [LUNGHEZZA: circa 13 Km. DURATA: 3 ore e 1/2 circa ]
Dal Prato delle macinaie alla vetta del Monte Amiata [LUNGHEZZA: circa 7 Km. DURATA: circa 2 ore e 1/2 ]
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Montegiovi |
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Abbaddia San Salvatore |
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Santa Fiora |
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