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Esterno
Il paramento murario esterno è costituito da vari materiali tra cui conci arenaria, di travertino e di calcare disposti a corsi paralleli orizzontali. Sono evidenti le varie fasi di costruzione dell'edificio. La facciata è a capanna ed ha un stile tipico delle chiese tardo romaniche della Val d'Elsa, presenta cioè un'apertura circolare sopra al portale. Il portale è ad arco crescente con l'estradosso ogivale, in stile fiorentino mentre l'intradosso è a tutto sesto. Presenta inoltre una ghiera avvolgente in stile pisano ed in prossimità dell'archivolto è visibile un'aquila simbolo probabilmente del partito imperiale che dominava a Poggibonsi e dintorni nel XII secolo. A coronamento del portale è l'architrave datata 1234 che presenta una scena raffigurante l'Adorazione dei Magi; a sostegno dell'architrave sono due figure antropomorfe, probabilmente due cariatidi.
Sopra al portale come detto è collocato un occhio decorato con inserzioni in laterizio. Tra il portale e la cuspide della facciata è collocato uno stemma in ceramica in stile robbiano dello Spedale di santa Maria Nuova che deve essere stato realizzato dopo il 1508. Il fianco meridionale presenta una netta differenza nel paramento murario; la parte sinistra presenta uno stile identico alla facciata, quindi ante 1234 e in questa zona sono collocati un rosone decorato a motivi geometrici e circondato da una cornice modanata a gola; la parte destra è la più antica e appartiene alla chiesa originaria anche se non è ben visibile a causa della presenza del campanile ottocentesco. Lungo tutta la fiancata corre il coronamento del tetto realizzato con mattoni disposti a dente di sega, quest'intervento è frutto del restauro novecentesco della chiesa. Il muro esterno settentrionale presenta le stesse caratteristiche di quello meridionale; in questa parte si aprivano un portale ad arco crescente che era collegato alla canonica e anche una monofora architravata realizzata all'epoca della fondazione della comunità canonicale nel XII secolo.
Nella tribuna è posta l'abside al cui centro si ape una monofora centinata: Il coronamento dell'abside presenta una cornice sgusciata e anche degli archetti pensili sostenuti da mensole.
L'architrave
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Architrave della Chiesa di Talciona [1]
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Al centro dell'architrave è posta un'iscrizione riportante l'anno di realizzazione: A.D. M.CC.XXX.IIII La miglior descrizione dell'architrave è riportata nel volume realizzato da M.Salmi nel 1927 che qui riportiamo integralmente:
« L'architrave è più documento storico che espressione d'arte. Vi è scolpita l'Adorazione dei Magi ad altorilievo, sempre secondo una visione di pura frontalità. I re coronati, che portano la cuffia di moda nel Dugento, sono di una certa vivezza. Invece il San Giuseppe di prospetto- che assiste alla scena secondo una tradizione iconografica occidentale - ha orribili forme; e così la Vergine con le braccia aperte come le anse di un vaso. Ma il Putto non è in grembo alla Madre: è ben piantato a terra; e questa, come le altre quadrate figure, sembra seguire più le possenti tradizioni etrusche che le trascendentali forme orientali,[4] »
Interno
L'interno si presenta completamente stonacato e sono visibili delle pesantissime stuccature sulle pietre. La copertura è a capriate. Va segnalato il tabernacolo in terracotta invetriata policroma attribuito a Giovanni e Andrea della Robbia e, posta nell'arco della monofora, una scultura raffigurante una testa umana sopra due pavoni (XIII secolo).
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[1] Foto "Chiesa di Talciona" di Vignaccia76 - PD self. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons.
[2] Cencius Camerarius, Liber censuum Romanae Ecclesie
[3] G. Lami, 1758
[4] M. Salmi, Architettura romanica in Toscana, 1927
Bibliografìa
- Ludovico Antonio Muratori, Antiquitates italicae medii aevi, Milano, Società Palatina, 1738.
- Giovanni Lami, Sanctae Ecclesiae Florentinae monumenta, Firenze, Tipografia Salutati, 1758.
- Emanuele Repetti, Dizionario geografico, fisico, storico del Granducato di Toscana, Firenze, 1833-1846.
- Emanuele Repetti, Dizionario corografico-universale dell'Italia sistematicamente suddiviso secondo l'attuale partizione politica d'ogni singolo stato italiano, Milano, Editore Civelli, 1855.
- Attilio Zuccagni-Orlandini, Indicatore topografico della Toscana Granducale, Firenze, Tipografia Polverini, 1857.
- Cesare Paoli, Il Libro di Montaperti (MCCLX), Firenze, Viesseux, 1889.
- Antonio Casabianca, Guida storica del Chianti, Firenze, 1908.
- Mario Salmi, Architettura romanica in Toscana, Milano-Roma, Bestetti&Tumminelli, 1927.
- Pietro Guidi, Rationes Decimarum Italiae. Tuscia. Le decime degli anni 1274-1280, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1932.
- Pietro Guidi, Martino Giusti, Rationes Decimarum Italiae. Tuscia. Le decime degli anni 1295-1304, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1942.
- Italo Moretti, Renato Stopani, Chiese romaniche nel Chianti, Firenze, Salimbeni, 1966.
- Italo Moretti, Renato Stopani, Chiese romaniche in Valdelsa, Firenze, Salimbeni, 1968.
- Italo Moretti, Renato Stopani, Architettura romanica religiosa nel contado fiorentino, Firenze, Salimbeni, 1974.
- Paolo Cammarosano, Vincenzo Passeri, I Castelli del Senese, Siena, Monte dei Paschi, 1976.
- Renato Stopani, Il contado fiorentino nella seconda metà del Duecento, Firenze, Salimbeni, 1979.
- Franco Cardini, Alta Val d'Elsa: una Toscana minore?, Firenze, SCAF, 1988.
- Paolo Cammarosano, Abbadia a Isola. Un monastero toscano nell'età romanica, Castelfiorentino, Società Storica della Val d'Elsa, 1993.
- AA. VV., Chiese romaniche della Valdelsa. I territori della via Francigena tra Siena e San Gimignano, Empoli, Editori dell'Acero, 1996,ISBN 88-86975-08-2.
- AA. VV., Il Chianti e la Valdelsa senese, Milano, Mondadori, 1999, ISBN 88-04-46794-0.
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Mappa della
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Coordinate: 43°27′49.09″N 11°11′20.47″E | (Mappa)
Fonte: scheda nei "Luoghi della Fede", Regione Toscana, web.rete.toscana.it.
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Podere Santa Pia, un'angolo di paradiso tra il verde e la storia
La villa, da cui si gode di uno splendido panorama sulla valle sottostante e sulle colline della Maremma Toscana, è situato nella caratteristica località di Castiglioncello Bandini, nel comune di Cinigiano ed è circondato da una natura ancora incontaminata.
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Podere Santa Pia |
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L'eremo di Montespecchio |
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Badia a Coneo |
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Cennano |
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Santuario di San Giorgio, Montorgiali, Scansano
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San Lorenzo al Lago |
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Colle di Val d'Elsa, pieve |
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Pieve di Campriano |
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