Si pedala per altri 300 m fino ad un incrocio a T dove si va a destra sullo stradello che segue l’andamento dell’arenile lagunare; il fondo presenta molte radici in superficie ma solo nel primo tratto. Lungo questo percorso si incontrano sulla sinistra due passaggi pedonali che conducono verso capanni di avvistamento dell’avifauna sulla laguna. Si pedala seguendo sempre il tracciato principale evitando le deviazioni sulla destra e dopo circa 5 km la strada piega all’interno della pineta nei pressi di un’ampia radura dove si possono vedere daini e cinghiali. Raggiunto l’asse viario principale si gira a sinistra passando davanti al caseggiato del Corpo Forestale dello Stato.
Appena fuori dal cancello si torna su asfalto e si mantiene la sinistra.
Oltrepassata la Tagliata Etrusca (canale regolatore del flusso delle acque tra mare e laguna) e un ristorante (11 km), si gira a destra lungo la strada che in 2 km di salita raggiunge il promontorio con le rovine e il Museo Archeologico di Cosa (13.2). Dopo una visita all’interessante area archeologica si torna indietro sulla stessa strada fino all’incrocio nei pressi del canale “ Tagliata Etrusca” (15.4). Qui si prosegue a destra e, senza oltrepassare il ponte della ferrovia, si gira a sinistra sulla stradina il cui accesso è limitato a pedoni e ciclisti. Aggirato il cancello chiuso si pedala in totale tranquillità fino al successivo cancello. La stradina, nota come Via di Camerette, prosegue fino ad un grande incrocio (20.5): qui si prende il cavalcavia seguendo le indicazioni per Orbetello Scalo, l’Ospedale e, nei pressi di una rotatoria (700 m prima dell’ospedale), si imbocca la pista ciclabile che conduce fino al centro di Orbetello (25). [1]
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Cosa era una città, fondata nel 273 a.C. come colonia di diritto latino dai Romani.
Sorgeva sul roccioso promontorio di Ansedonia, nel comune di Orbetello, da cui si dominava la costa tirrenica verso il Lazio, poco distante dalla via Aurelia. Il colle, nella sua parte più alta, era formato da due cime, una orientale, l'altra meridionale, separate da un'ampia sella, quasi a voler ricordare, in piccolo, il colle del Campidoglio a Roma.
Il nome sembra che derivi da quello di una vicina città etrusca, Cusi o Cosia, che doveva sorgere vicino alla spiaggia che oggi si chiama Lido del venerabile nella vicina laguna di Orbetello.
Il Museo Archeologico Nazionale di Cosa fu costruito al di sopra delle mura perimetrali di una abitazione privata di epoca romana e fu donato al popolo italiano nel 1981, dalla marchesa Sanfelice di Monforte
Museo Archeologico Nazionale di Cosa
Via delle Ginestre, 35, 58015 Ansedonia, Orbetello GR
Orari:
Ottobre - Aprile: 09.00-17.00
Maggio - Settembre: 09.00-19.00
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