Gli insediamenti abitativi
Gli insediamenti abitativi sono stati contraddistinti dagli studiosi dalle lettere A, B, C, D e E, mentre le tombe con una numerazione romana. I reperti (oggetti, corredi) rinvenuti presso gli abitati o presso le tombe sono oggi custoditi in buona parte al Museo archeologico di Massa Marittima.
Quartiere A
Il cosiddetto quartiere A si trova sulle ultime pendici nord-occidentali della collina di Macchia del Monte, nelle vicinanze del fiume Bruna. Sono visibili le fondamenta degli edifici, demoliti, ricostruiti e riadattati più volte nel corso del VI secolo a.C., a carattere abitativo e di grandi dimensioni: si possono contare una gran numero di vani, da tre a sette, e si pensa quindi che potessero essere appartenuti a famiglie di ceto medio-alto.[3]
Quartiere B
Il quartiere B è sicuramente il più interessante, adagiato sul crinale della collina di Macchia del Monte e ricco di reperti riferibili ai primi decenni del VI secolo a.C., formato da nove complessi abitativi, di cui restano solo le fondamenta: vi sono case di grandi dimensioni, composte da sette vani, sul versante meridionale, e altre più piccole sul versante opposto, che testimoniano come questo villaggio fosse più socialmente articolato rispetto agli altri, con una mescolanza di ceti alti e bassi. La casa più grande e appartata dell'insediamento fa supporre che fosse la dimora di una personalità più importante all'interno della comunità. Alcune tombe del VII secolo a.C. sono state rinvenute all'interno dell'abitato, cosa inusuale che fa pensare al quartiere B come un insediamento più "moderno" costruito sopra una precedente area abitativa dotata di necropoli.
La necropoli di questo quartiere è situata in direzione dei Forni dell'Accesa ed è datata al VI secolo a.C.: si possono individuare tre tombe della tipologia a camera ed una della tipologia a fossa.[3]
Quartiere C
Il quartiere C, già necropoli tra l'VIII e VII secolo a.C. (come testimoniano alcune tombe a fossa e a tumulo ancora visibili), fu adibito a funzione abitativa e artigianale a partire dalla fine del VII secolo a.C., come documentato dai forni per metalli e minerali qui rinvenuti. Tra tutti i quartieri dell'area archeologica è quello situato più vicino alle sponde orientali del lago. I resti delle abitazioni (un solo vano) attestano una frequentazione da parte di un ceto medio-basso, probabilmente operai e artigiani addetti alla lavorazione dei metalli. Tra tutte, una spicca per le dimensioni poco più ampie e una posizione più centrale: forse si trattava della dimora di un sovrintendente all'attività artigianale. Nelle vicinanze è stata rinvenuta anche una piccola necropoli.[3]
Quartiere D
I
l cosiddetto quartiere D conserva le fondamenta di quattro edifici, unici resti di un villaggio più vasto fortemente compromesso dopo che durante la seconda guerra mondiale quest'area venne utilizzata per l'allestimento di un accampamento militare. Risalente al VII secolo a.C., pare abbia subito un ampliamento nel corso del secolo successivo, periodo al quale appartengono gli edifici ritrovati. Anche in questo caso sorgeva nella vicinanze la rispettiva necropoli.[3]
Le necropoli
Nel territorio del lago, oltre alle necropoli dipendenti dai quartieri abitativi, sono state rinvenute altre aree sepolcrali. La necropoli di Macchia del Monte, situata tra i quartieri C e D, dotata di quattro tombe databili tra la fine del VII e l'inizio del VI secolo a.C.; la necropoli di Podere del Lago, sulle sponde nord-orientali nelle immediate vicinanze della Tenuta la Tabaccaia, composta da nove tombe (cinque tombe a fossa, due tombe a circolo e due a camera), databili dalla seconda metà dell'VIII secolo alla prima metà del VI secolo a.C.; la necropoli del fosso Sodacavalli, lungo la strada provinciale a nord del lago, composta da quindici sepolture di diverse epoche dal IX al VI secolo a.C.; la necropoli di Campo al Ginepro, poco distante da quella di Sodacavalli, contenente una tomba a fossa della seconda metà del VII secolo a.C. ricca di corredi oggi esposti al museo di Massa Marittima; e la necropoli di Podere Nuovo, composta da due tombe a fossa.
Come arrivare
L'area archeologica dell'Accesa è a pochi chilometri da Massa Marittima in direzione di Gavorrano.
Il parco, nelle immediate adiacenze del Lago dell'Accesa, è raggiungibile a piedi o in auto dalla località la Pesta, sita sulla strada provinciale 49 e fornita di ampio spazio per parcheggio. A piedi si può arrivare passando un ponticello di legno sul fiume Bruna e percorrendo un viale di eucalipti per non più di duecento metri. In auto si può seguire la strada carrareccia che parte dalla Pesta e raggiunge l'area di scavo dopo un percorso di circa quattrocento metri.
Indirizzo
s.p. 49, Loc. La pesta - La Pesta - Lago dell'Accesa