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Questo percorso si snoda attraverso la natura e le piccole città e villaggi della Maremma.
NATURA INTATTA E BORGHI DI PIETRA
Montieri - Gerfalco - Lame - Travale - Montieri
4 - Natura intatta e borghi di pietra
Montieri - km 0 - Gerfalco - km 6.3 - Lame - km 9.4 - Travale - km 16 - Montieri - km 23
Punto di partenza e arrivo: Montieri
Lunghezza: 23 km (14 km asfalto + 9 km su strada sterrata)
Dislivello: 420 m
Tipo di strada: asfalto e sterrato
Bicicletta: strada o tuttoterreno
Difficoltà: media
NOTE: Itinerario immerso nella natura tra i borghi più solitari e autentici dell’Alta Maremma. I tratti più impegnativi sono la breve risalita verso Travale e gli ultimi 5 km prima del ritorno a Montieri. I possibili punti di ristoro si incontrano a Gerfalco e Travale; rifornimento acqua nel borgo delle Lame.
La Riserva è situata presso il paese di Gerfalco (frazione di Montieri) nella parte orientale delle Colline Metallifere, e comprende uno dei pochi comprensori a carattere montano della Toscana meridionale, nei pressi del quale il fiume Cecina ha le sue sorgenti.
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Si parte da Montieri. Nel borgo si imbocca la rampa in salita di 200 m che parte sulla destra del Palazzo Comunale per raggiungere la strada alle spalle del paese dove si continua a salire per 600 m fino all’incrociocon la S.P. 11 “Pavone” dove si piega a sinistra verso Gerfalco: bello il panorama sulla destra con i boschi che circondano Gerfalco e il poggio soprastante con la Riserva Naturale delle Cornate. Dopo 3.5 km si lasciala S.P. 11 per proseguire in direzione Gerfalco sulla S.P. 71.
La strada di crinale si affaccia contemporaneamente verso la costa a sinistra e verso la valle del Cecina e le terre di Siena a destra; da qui sono anche visibili le due alture che superano i mille metri delle Colline Metallifere: il Poggio di Montieri con le antenne e Poggio con laRiserva Naturale delle Cornate, proprio sopra Gerfalco. Dopo circa 2km si arriva a Gerfalco (6.3) situato a 860 m s.l.m. Raggiunto l’ingresso del borgo si consiglia una visita al centro storico.
L’itinerario prosegue a sinistra seguendo due segnali in legno che indicano Cima Le Cornate e Fonte Il Canaluzzo. La strada dopo 500 m diventa sterrata e si procede in discesa nella rigogliosa vegetazione.Dopo circa 1 km, in corrispondenza di una curva a sinistra, conviene fare una sosta per ammirare il panorama sulla Valle del Cecina, fiume che nasce nei pressi di Gerfalco.
La strada bianca continua in discesa alternando punti panoramici a tratti ricoperti dal bosco. Lungo il percorso si incontrano antichi e tipici casolari di campagna, alcuni ben ristrutturati. Raggiunto il fondovalle (8.5) si comincia a risalire e dopo 200 m, in presenza di una biforcazione,si mantiene la sinistra (evitando di scendere a destra) arrivando così a Lame (9.4), antico borgo rurale. La strada procede in salita e, circa 200m dopo il paese, sulla sinistra al livello della strada, si lambisce una sorgente e poco dopo si arriva in presenza di una biforcazione (10.2): proseguendo a sinistra si raggiunge in 600 m la Fonte del Canaluzzo, mentre l’itinerario continua sulla destra in discesa che poco dopo offre una vista sul piccolo borgo di Travale.
Si passa nei pressi di alcuni poderi e la discesa finisce nel fondo valle in corrispondenza del ponte sul fiume Cecina (15.8) dove si ritrova l’asfalto. Da qui comincia la salita di circa 1 km verso Travale.
Poco dopo in presenza di un incrocio a T si gira a sinistra (a destrasi va verso il centro di Travale col castello che merita una visita) per raggiungere la S.P. 5 che torna a destra verso Montieri. Nei pressi dell’incrocio c’è un punto ristoro. Montieri dista da qui circa 5.5 km e si raggiunge pedalando in costante salita, mai troppo ripida. L’anellosi chiude davanti al Palazzo del Comune (23).
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Prata
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Itinerary from Castello di Fosini to Gerfalco
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Castello di Fosini |
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View of Travale [1] |
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Chiesa di San Michele e San Silvestro, Travale, Montieri [1] |
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Gate Travale, Montieri (GR) [1] |
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Podere Santa Pia è una podere immerso nella natura; la casa vacanze si trova sul versante occidentale del Monte Amiata e Monte Labbro, a pochi minuti da Castiglincello Bandini. Podere Santa Pia è il punto di partenza ideale per esplorare i multiformi aspetti ambientali della Maremma.
Turismo in Toscana | Case vacanza in Toscana | Podere Santa Pia
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Podere Santa Pia |
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Podere Santa Pia |
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Gerfalco |
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Le Colline Metallifere |
Le Colline Metallifere grossetane si estendono con il loro territorio nella parte settentrionale della provincia di Grosseto, comprendendo il versante meridionale delle Colline Metallifere propriamente dette che si estendono a cavallo tra le province di Pisa, Livorno, Siena e Grosseto.
Per le caratteristiche del sottosuolo, può essere incluso nella suddetta area geografica anche il massiccio collinare di Poggio Ballone, diviso dal restante territorio collinare dalla piana del fiume Pecora che si apre verso il golfo di Follonica.
L'intera zona occupa i territori comunali di Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri, Roccastrada, Scarlino, Gavorrano, l'entroterra pedocollinare del comune di Follonica e la parte nord-orientale del comune di Castiglione della Pescaia.
Geografia
L'area si caratterizza per i numerosi giacimenti minerari presenti nel sottosuolo, molti dei quali venivano sfruttati fin dall'epoca medievale; le miniere più importanti si trovano nei territori comunali di Massa Marittima, Montieri (presso la località di Boccheggiano) e Gavorrano. Da segnalare, l'area delle Roste nei pressi di Montieri, dove le caratteristiche del terreno testimoniano tuttora le attività minerarie del passato, così come il Pozzo Roma e il Pozzo Impero presso Gavorrano.
Da segnalare anche la presenza di soffioni boraciferi presso Monterotondo Marittimo che vengono sfruttati per la produzione di energia geotermica; grazie a tali risorse, nella zona è stata raggiunta una parziale autosufficienza per il riscaldamento invernale e per l'illuminazione. L'area delle Biancane è certamente la più rappresentativa della geotermia locale.
Nell'area tra Massa Marittima e Gavorrano si estende anche il Lago dell'Accesa, unico bacino lacustre della provincia di Grosseto che non abbia le caratteristiche del lago costiero.
In generale, la zona è prevalentemente collinare, lambendo in alcuni punti la parte settentrionale della Maremma grossetana ed elevandosi in altri a quote montane, seppur isolatamente, superando di poco i mille metri di quota sulle Cornate di Gerfalco e sul Poggio di Montieri, che costituiscono anche le vette più elevate dell'intero territorio interprovinciale delle Colline Metallifere.
Già al tempo degli Etruschi, le Colline Metallifere erano conosciute e sfruttate per i giacimenti di minerali ferrosi, pirite, calcopirite, allume, antimonio, calamina, blenda e galena; l'attività estrattiva continuò sempre incessante e raggiunse il suo picco tra la seconda metà del XIX secolo ed il secondo dopoguerra quando vennero sfruttati soprattutto i giacimenti di lignite (miniere Ribolla e Casteani), declinando poi rapidamente.
La Riserva delle Cornate e Fosini ricade nel Comune di Montieri, provincia di Grosseto e nel Comune di Radicondoli, provincia di Siena. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di importanti rilievi: le Cornate (la cima più alta delle Colline Metallifere con i suoi 1060m), Poggio Mutti e Poggio Ritrovoli. La Riserva Naturale Cornate e Fosini è un luogo ideale per praticare trekking e gite in mountain bike.
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Panorama di Travale
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La Riserva Naturale delle Cornate e Fosini
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La Riserva è situata nella parte orientale delle Colline Metallifere, nei pressi del quale il fiume Cecina ha le sue sorgenti. I confini dell’area protetta, situata a cavallo tra le province di Siena e Grosseto, abbracciano tutto il lungo e stretto crinale delle Cornate (1066 mt) e il vicino Poggio Mutti (808 mt), allargandosi a nord a comprendere le basse colline in cui sorge il suggestivo Castello di Fosini.
È l'orografia del territorio a fare delle Cornate una meta di rilievo nazionale. Si tratta di un massiccio montuoso che supera i 1000 mt di altezza ed è costituito da un complesso di rupi calcaree a strapiombo. Nella prateria che sovrasta il monte spuntano la Viola etrusca, la Fritillaria tenella e l'orofita Hypericum coris.
Tra gli animali che popolano la Riserva ci sono il biancone e lo sparviero (rapaci che frequentano le falesie del castello di Fosini insieme al picchio muraiolo), il gatto selvatico, la martora, oltre al capriolo, il daino, l'istrice, la donnola, la puzzola e la faina. Tra gli uccelli si nota la presenza in inverno del sordone. Infine gli insetti rari: il Carabus alysidotus, la Thecla betulae e la Maculinea arion. Si sta studiando anche la reintroduzione della trota autoctona nelle acque del Rio Riponti e del Rio Meluzzo.
Tra le emergenze storico-archeologiche il Castello di Fosini, le cave di Rosso Ammonitico, che hanno fornito il materiale di colore rosa per la pavimentazione del Duomo di Siena, e i resti di un'antica miniera d'argento del XII secolo. Le Cornate sono inoltre considerate una delle migliori postazioni per l'osservazione notturna degli astri, per lo scarso inquinamento aeroluminoso della zona.
Come arrivare
Partendo da Grosseto si imbocca la SS Aurelia in direzione nord. Si esce a Giuncarico e si prosegue in direzione di Montemassi. Da qui si continua fino alla frazione di Fornaci e dopo il ponte sul Merse si gira a sinistra verso Montieri. Superato Montieri si prosegue per Gerfalco. All’inizio di questo paese si gira a sinistra.
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Fauna
Fra i mammiferi si segnalano volpe (Vulpes vulpes), capriolo (Capreolus capreolus), daino (Dama dama), istrice (Hystrix cristata), lupo (Canis lupus), donnola (Mustela nivalis), puzzola (Mustela putorius), faina (Martes foina), martora (Martes), gatto selvatico (Felis silvestris), cinghiale (Sus scrofa).
Importante presenza di specie ornitiche rare, nidificanti o svernanti, legate agli ambienti rupestri e alle praterie secondarie. L'avifauna comprende la pernice rossa (Alectoris rufa), la quaglia (Quaglia), il fagiano (Phasianus). Altre specie rare o minacciate risultano la tottavilla (Lullula arborea) e l'averla piccola (Lanius collurio) mentre numerosi rapaci frequentano le falesie del Castello di Fosini insieme al picchio muraiolo (Tichodroma muraria), come il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), il biancone (Circaetus gallicus), nidificante, l'albanella reale (Circus cyaneus), l'astore (Accipiter gentilis), lo sparviero (Accipiter nisus), la poiana (Buteo buteo), il gheppio (Falco tinnunculus), il falco lanario (Falco biarmicus), possibile nidificante nel sito di interesse regionale o nelle aree circostanti, il falco pellegrino (Falco peregrinus), il barbagianni (Tyto alba), il gufo reale (Bubo bubo), la civetta (Athene noctua), l'allocco (Strix aluco) e il gufo comune (Asio otus).
Sono presenti inoltre varie specie endemiche fra i molluschi, e specie rare e localizzate fra i lepidotteri come la Euplagia quadripunctaria. Fra gli insetti rari si ritrovano anche Carabus alysidotus, Thecla betulae e Maculinea arion.
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Colline Metallifere vista da Campiglia Marittima [2]
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In bicicletta - Costa degli Etruschi | www.costadeglietruschi.it | Percorsi cicloturistici
Cycling in Tuscany | Cycling tours in Southern Tuscany
Cicloturismo in Toacana | Sentieri delle Colline Metallifere - Zona Prata - Boccheggiano - Tatti
www.turismoinmaremma.it | Colline Metallifere | Reiseführer und interessante Informationen über das Eisenerzgebiet | pdf Download
Sito ufficiale di Musei di Maremma.
Sito ufficiale della Cooperativa Colline Metallifere.
Parco Tecnologico Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane, parcocollinemetallifere.it.
Il BLOG della Riserva delle Cornate e Fosini | http://blog.riserva-cornate-fosini.com
Le notizie, iniziative ed eventi più recenti. Itinerari, gli animali, le piante, come arrivare, come partecipare nelle attività e tutte le informazioni che cercate per quanto riguarda la Riserva Naturale delle Cornate e Fosini.
Le Roste (Comune di Monieri, Grosseto)
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L'area delle Roste, lungo il fiume Merse e visibile dalla strada che collega Massa Marittima con Siena, raccoglie i resti delle lavorazioni del rame a partire dalla fine del XIX, inizi del XX secolo, avvenute con il metodo Conedera [3].
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[1] Fonte: Cicloturismo Toscana | www. maremmabike.it
[2] Foto: LepoRello (Wikipedia)”, licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.
[3] Foto Aerospike.
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