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Romitorio è un suggestivo sito rupestre, cioè scavato nella roccia sottostante la chiesa di S. Caterina (1-3bis). Topograficamente si trova compreso fra questa chiesa e la pieve di Corsignano. La parete di arenaria è stata scavata, in un passato imprecisato, probabilmente per ricavarne una o più tombe.[1]
L’elemento comune che lega le costruzioni dell’area della Pieve e quelle del centro storico è la pietra arenaria, dal colore caldo e facilmente lavorabile,con cui sono state realizzate l’antica chiesa,le fonti,il fondo della vecchia strada medievale,le grotte del Romitorio, ed in cui sono stati scavati i pozzi e le cisterne del centro e sono stati costruiti tutti i principali monumenti di Pienza.
L’interno è formato da diversi locali abbastanza ampi in comunicazione tra loro, dotati di più ingressi e finestre; vi si trovano figure umane scolpite nelle pareti di arenaria, oggi purtroppo gravemente danneggiate. All’esterno sono visibili altre figure in rilievo, il cui significato simbolico rimane tuttora ignoto, e un accurato sistema di raccolta delle acque piovane, con canali che conducevano ai vasi di decantazione e quindi alle cisterne ricavate nella roccia. Il sistema è ancora visibile, a destra dell’ ingresso principale, ma non è più funzionante.[4]
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Come arrivare
Viale Santa Caterina è la via che dalla Piazza Dante Alighieri conduce alla chiesa di Santa Caterina e alla Pieve di Corsignano. Per tutti i turisti ma anche per i pientini è per eccellenza la via panoramica più bella della città.
Non a caso lungo il percorso sono posti i pannelli esplicativi riguardo la Val d’Orcia e la sua iscrizione nella lista di Patrimonio dell’Umanità. La chiesa di Santa Caterina è situata alla fine della via panoramica e in basso è possibile lanciare un profondo sguardo al Romitorio e lo scavo archeologico, Cava Barbieri.
Visitare l`antico romitorio di pienza è forse una delle esperienze più suggestive e particolari che si possano fare al di fuori di classici itinerari turistici della zona: una porta segreta su pagine di storia etrusca e romana, un luogo in cui ci ritrova immersi in un'atmosfera mitica, remota, inquietante.
Il Romitorio si trova a soli 5 minuti da Pienza ed è facilmente raggiungibile a piedi. È possibile effettuare la visita al Romitorio ed antica cava di tufo adiacente (Cava Barbieri) su prenotazione il martedì, il venerdì e la domenica dalle 15,00 alle 17,00
telefonando ai seguenti numeri: 0578 748083 - Carlo ed Isabella 0339 6640060.
Visite guidate anche per gruppi.
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Il progetto urbanistico di Pienza prese forma sull’abitato di Corsignano senza stravolgerne il tessuto medievale originale.
Enea Silvio Piccolomini vi era nato nel 1405 e vi aveva trascorso l’infanzia, prima di intraprendere gli studi a Siena, da dove poi era partito a ventotto anni per seguire gli impegni diplomatici.
Fece ritorno nei suoi luoghi di origine nel febbraio del 1459, fresco di nomina papale (1458). Per realizzare il suo sogno di rinnovamento del borgo natìo, per il quale gli stessi abitanti versarono constistenti contributi, Pio II si affidò all’architetto fiorentino Bernardo Gambarelli detto “il Rossellino”. In appena tre anni Pienza era compiuta.
Sulla Piazza Pio II, fulcro prospettico della città, si affacciano il Duomo, il Palazzo Vescovile e il Palazzo Piccolomini, eseguito sul modello di Palazzo Rucellai a Firenze in pietra arenaria e travertino. La piazza ha pianta trapezoidale, con il lastricato suddiviso in grandi rettangoli, ad enfatizzare la studiata combinazione tra lo spazio che questa occupa in misurata proporzione con gli edifici che la circondano. Ai lati del Duomo la piazza presenta due tagli che si aprono sul paesaggio della Val d’Orcia e dell’Amiata, dando una sensazione di grande ampiezza e profondità dello spazio.[2]
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A pochi passi dall’abitato scendendo a piedi, da dietro il Duomo, si può visitare l’antica pieve di Corsignano, isolata, in mezzo alla campagna, caratterizzata dalla particolare torre campanaria, di forma cilindrica, databile tra il X e l’XI secolo. La facciata della chiesa, piuttosto tozza e massiccia, presenta una tipologia nordica, da preromanico lombardo ravennate, abbastanza rara in Toscana.
La chiesa, anch’essa di origini molto antiche, ha subito rimaneggiamenti tra il XII e il XIII secolo.[2] |
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Pieve di Corsignano
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La Chiesa di Santa Caterina
La costruzione risale alla fine del secolo XVII. Nel 1722 era già aperta al culto e nel 1731 fu solennemente consacrata. La semplice facciata è in laterizio, con il portale affiancato da due piccole finestre mentre una finestra di forma semicircolare chiude in alto la facciata. L'interno è ad unica navata con due altari laterali in stucco con dipinti del sec. XVII e l'altare maggiore di forme barocche che ospita un affresco di scuola senese del secolo XIV, di cui è visibile solo la "Madonna col Bambino", racchiuso entro una tela di scuola senese del secolo XVII. L'immagine forse proveniente da un tabernacolo è molto venerata.
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Alcune pareti degli ambienti vengono scolpite con volti, figure antropomorfe, zoomorfe e fitomorfe. La stanza più ricca è quella attigua alla cappella.
Tra le sculture presenti ci sono la statua di un frate, una testa di Cristo, una sirena bicaudata, simile a quella della vicina pieve di Corsignano. Il gruppo di altorilievi più consistente è rappresentato dai resti di quattro figure umane quasi a tutto tondo, delle quali almeno due femminili, avvolte in lunghe vesti che dovevano affiancare un cristo alla colonna ormai scomparso. [1]
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Il Romitorio di Pienza [1]
La lama di luce che, entrando dalle finestrelle, le sfiora, mette in risalto i profili e le pieghe delle vesti, creando un'atmosfera da sepolcro orientale. Ma tutto l'ambiente con i suoi giochi di luci e di ombre, con i suoi angoli di mistero, suggestiona ed avvince il visitatore, dandogli la sensazione di trovarsi in un luogo profondamente permeato di sacro e di mistero.
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[1] Fonte: scheda nei www.archeospot.it
[2] Tratto di www.museisenesi.org
[3] Il Romitorio di Pienza | www.portalepienza.it
[4] Fonte: Umberto Bindi, Pienza, i luoghi dell’acqua | Dalle fonti della Pieve di Corsignano alla Bonifica della Val d’Orcia, Le Balze, 2002
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C’è una striscia di terra tra due fiumi: l’Ombrone e l’Orcia. In questo spicchio di terra tra la provincia di Siena e quella di Grosseto, o se vogliamo, tra il Brunello e il Montecucco, precisamente nella frazione di Castiglioncello Bandini, sorge Podere Santa Pia. Podere Santa Pia è una classica casa toscana, antica ma interamente ristrutturata. Le pietre della facciata sono state riportate ai loro colori naturali, all’interno sono stati riscoperti i vecchi mattoni fatti a mano in originale cotto toscano ed i soffitti hanno tutti i travi a vista.
Case vacanza in Toscana | Podere Santa Pia
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Questo articolo è basato sull'articolo Romitorio di Pienza dell' enciclopedia Wikipedia ed è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License. |
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