L'antico borgo dell'"Abbadia a Sicille" si trova nel territorio senese, tra i più ricchi tesori storici e artistici, sul canale che separa la Val di Chiana dalla Val d'Orcia.
La Chiesa ed il Monastero hanno origini molto antiche: le prime notizie sulla "Badia di S. Maria a Sicille" si ha intorno al mille d.C. e l'iscrizione sulla facciata della chiesa reca l'anno 1263.
Dalle croci di Malta che si trovano scolpite ai lati del portale di desume che il convento appartenesse all'ordine dei templari e avesse quindi la funzione di ospizio per i pellegrini; successivamente passò agli Olivetani che lo possedettero fino al 1819.
La chiesa di Santa Maria a Sicille, costruita nel 1263, ha la facciata a bugne regolari di pietra con il portale architravato sormontato da un arco acuto. I salienti del tetto a capanna sono decorati da cornici dentellate a mattoni; il campanile a vela è settecentesco.
Sull'architrave è un'iscrizione racchiusa da due Croci di Malta - l'antico simbolo dei Templari -, mentre l'occhio è sormontato dallo stemma olivetano perché dopo la soppressione dell'ordine cavalleresco la Badia passò ai Monaci Olivetani.
Nell'interno, ad aula unica rettangolare con tetto a capriate lignee, si trovano due affreschi quattrocenteschi rappresentanti la "Madonna col Bambino e i Santi Pietro e Paolo e San Girolamo in trono e i Santi Sebastiano e Benedetto".[1]
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