Il castello di Punta Ala, noto anche come torre di Troia Nuova, si trova alla sommità del promontorio che domina, da sud-est, l'omonima località del comune di Castiglione della Pescaia.
Cenni storici
La fortificazione fu fatta costruire attorno alla metà del Cinquecento, più precisamente tra il 1562 e il 1563, da Cosimo I de' Medici per difendere il tratto costiero del Granducato di Toscana da eventuali minacce via mare. Il complesso difensivo sorse come torre, e fu all'epoca chiamata torre di Troia Nuova per distinguerla dalla vicina torre di Troia Vecchia che si trovava sull'isolotto dello Sparviero situato di fronte alla linea di costa.
La costruzione si trovava non lontano dal confine con il Principato di Piombino, nella cui giurisdizione rientrava, invece, la vicina torre Hidalgo e la medesima torre degli Appiani sull'isolotto dello Sparviero, situato proprio di fronte a questo tratto di costa.
Nel 1707 vi fu costruita la cappella di Sant'Antonio.
L'edificio venne ristrutturato profondamente dai Lorena nella seconda metà del Settecento: nel 1788 il complesso difensivo assunse l'attuale aspetto di castello che lo contraddistingue.
Nel corso del secolo successivo la fortificazione costiera fu trasformata in abitazione privata e, nel 1932, divenne la residenza di Italo Balbo.
Italo Balbo (Ferrara, 6 giugno 1896 - Tobruk, 28 giugno 1940) è stato un leader italiano di Camicie Nere, o CCNN, che era stato il maresciallo dell'Aeronautica (Maresciallo dell'Aria), governatore generale della Libia, comandante -in-capo del Nord Africa italiano (Africa Settentrionale Italiana, o ASI), e "erede" del dittatore italiano Benito Mussolini.
Dopo aver prestato servizio nella prima guerra mondiale, Balbo divenne il principale organizzatore fascista nella sua regione natale di Ferrara. Fu uno dei quattro principali artefici della Marcia su Roma che portò al potere Mussolini e i fascisti nel 1922.
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