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La Fattoria di Pomonte
Villa Sforzesca, nota anche come fattoria di Pomonte, è stata fatta costruire dagli Sforza tra il 1575 e il 1577,[4][5] in contemporanea con l'altra villa di Castell'Azzara. Dopo l'annessione al Granducato di Toscana, la villa fu trasformata dai Lorena in fattoria. L'imponente edificio versa attualmente in stato di abbandono e degrado.
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La frazione di Pomonte è situata nell'estremità meridionale del territorio comunale, nella piana sulla destra del fiume Albegna, alle pendici del Pomontaccio (181 m). La frazione è delimitata ad est dal fosso Mazzapiedi (8 km) e ad ovest dal fosso Sanguinaio (8 km), due corsi d'acqua che nascono dalle alture di Poggioferro per immettersi nell'Albegna poco più a sud del centro abitato.
La frazione conobbe il suo maggiore sviluppo dopo il 1577, anno in cui Mario Sforza terminò la costruzione della monumentale Villa Sforzesca nella vasta tenuta di caccia che qui possedeva. Nel corso del XVII secolo, con la definitiva caduta politica della Contea di Santa Fiora e la sua annessione al Granducato di Toscana, la villa passò ai granduchi che decisero di trasformarla in fattoria, conosciuta poi come Fattoria di Pomonte.
La Villa Sforzesca, nota anche come fattoria di Pomonte, si trova presso la frazione di Pomonte. La villa fu fatta costruire da Mario Sforza nel 1577, contemporaneamente alla realizzazione della Villa Sforzesca di Castell'Azzara. Vi è incertezza su chi possa aver realizzato il complesso, ma non è da escludere che anche il progetto per questa residenza possa essere stato elaborato da Giovanni e Domenico Fontana che stavano lavorando alla realizzazione dell'altro complesso sforzesco.
Nel corso del XVII secolo, con la definitiva caduta politica della Contea di Santa Fiora e la sua annessione al Granducato di Toscana, la villa passò ai granduchi che decisero di trasformarla in fattoria, suddividendola in più unità che furono cedute a privati.
Durante il secolo scorso, il complesso fu abbandonato, a vantaggio delle vicine nuove costruzioni, ed è andato incontro ad un inesorabile degrado, in cui versa tuttora.
Bibliografia
Aldo Mazzolai, Guida della Maremma. Percorsi tra arte e natura, Firenze, Le Lettere, 1997.
Giuseppe Guerrini, Torri e castelli della provincia di Grosseto, Siena, Nuova Immagine, 1999.
Emanuele Repetti, «Pomonte», Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana, volume IV, Firenze, Allegrini e Mazzoni, 1841, p. 509; PDF dell'Università di Siena.
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