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Piero della Francesca (Sansepolcro, 1416-1417 circa – Sansepolcro, 12 ottobre 1492)
Tra le personalità più emblematiche del Rinascimento italiano, fu un esponente della seconda generazione di pittori-umanisti. Le sue opere sono mirabilmente sospese tra arte, geometria e un complesso sistema di lettura a più livelli, dove confluiscono complesse questioni teologiche, filosofiche e d'attualità. Riuscì ad armonizzare, nella vita quanto nelle opere, i valori intellettuali e spirituali del suo tempo, condensando molteplici influssi e mediando tra tradizione e modernità, tra religiosità e nuove affermazioni dell'Umanesimo, tra razionalità ed estetica.
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Piero della Francesca | Opere
Lista di opere (dipinti su tavola e affreschi) in ordine cronologico.
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* Madonna col Bambino, 1440 circa, tempera su tavola, 53x41 cm, collezione privata, Italia
* Polittico della Misericordia, 1444-1465, tecnica mista su tavola, 273x330 cm, Museo Civico, Sansepolcro
* Battesimo di Cristo, 1440-1460 (datazione incerta), tempera su tavola, 167x116 cm, National Gallery, Londra
* San Girolamo penitente, 1450, tempera su tavola, 51x38 cm, Gemäldegalerie, Berlino
* San Girolamo e il donatore Girolamo Amadi, 1450 circa, tempera su tavola, 49x42 cm, Gallerie dell'Accademia, Venezia
* Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a san Sigismondo, 1451, affresco, 257x345 cm, Tempio Malatestiano, Rimini
* Ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesta, 1451-1460, tecnica mista su tavola, 44,5x34,5 cm, Louvre, Parigi
* Storie della Vera Croce, 1452-1466, affreschi, Basilica di San Francesco, Arezzo
Morte di Adamo, 390x747 cm
Adorazione del sacro legno e incontro di Salomone con la Regina di Saba, 336x747 cm
Sollevamento del legno della Croce (esecuzione di Giovanni da Piamonte), 356x190 cm
Annunciazione, 329x193 cm
Vittoria di Costantino su Massenzio, 322x764 cm
Tortura dell'ebreo (con Giovanni da Piamonte), 356x193 cm
Ritrovamento e verifica della vera Croce, 356x747 cm
Battaglia di Eraclio e Cosroè, 329x747 cm
Eraclio riporta la Vera Croce a Gerusalemme, 390x747 cm
Profeta Ezechiele (esecuzione di Giovanni da Piamonte), base 193 cm
Profeta Geremia, 245x165 cm
Angelo, frammento, base 70 cm
Cupido, base 70 cm
* Polittico di Sant'Agostino, 1454-1469, tecnica mista su tavola, smembrato e parzialmente disperso
Sant'Agostino, 133x60 cm, Museu Nacional de Arte Antiga, Lisbona
San Michele Arcangelo, 133x59,5 cm, National Gallery, Londra
San Giovanni Evangelista, 131,5x57,8 cm, Frick Collection, New York
San Nicola da Tolentino, 136x59 cm, Museo Poldi Pezzoli, Milano
Santa Monica, 39x28 cm, Frick Collection, New York
Santo agostiniano, 39x28 cm, Frick Collection, New York
Sant'Apollonia, 39x28 cm, National Gallery of Art, Washington
Crocifissione, 37,50x41 cm, Frick Collection, New York
* San Giuliano, 1454-1458, affresco frammentario staccato, 130x80 cm, Museo Civico, Sansepolcro
* Maria Maddalena, 1460-1466, affresco, 190x105 cm, Duomo, Arezzo
* Madonna del parto, 1455-1465, affresco staccato, 260x203 cm, Museo della Madonna del Parto, Monterchi
* Resurrezione, 1450-1463, affresco, 225x200 cm, Museo Civico, Sansepolcro
* San Ludovico di Tolosa, 1460, affresco frammentario staccato, 123x90 cm, Museo Civico, Sansepolcro
* Polittico di Sant'Antonio, 1460-1470, tecnica mista su tavola, 338x230 cm, Galleria nazionale dell'Umbria, Perugia
* Doppio ritratto dei Duchi di Urbino, sul verso Trionfo di Federico da Montefeltro e di Battista Sforza, 1465-1472 circa, olio su tavola, 47x33 cm ciascun pannello, Uffizi, Firenze
* Pala di Brera, 1469-1474, tecnica mista su tavola, 248x170 cm, Pinacoteca di Brera, Milano
* Flagellazione di Cristo, 1470 circa, tecnica mista su tavola, 58,4x81,5 cm, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino
* Ercole, 1470 circa, affresco staccato, 151x126 cm, Isabella Stewart-Gardner Museum, Boston
* Madonna di Senigallia, 1470-1485, olio su carta riportata su tavola, 61x53,5 cm, Galleria nazionale delle Marche, Urbino
* Natività, 1470-1485, olio su tavola, 124x123 cm, National Gallery, Londra
* Madonna col Bambino e quattro angeli, 1475-1482, tecnica mista su tavola, 107,8x78,4 cm, Clark Art Institute, Williamstown (Massachusetts)
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Giorgio Vasari | Le vite de' più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani, da Cimabue insino a' tempi nostri | Piero della Francesca
Art in Tuscany | Giorgio Vasari's Lives of the Artists | Piero della Francesca
Birgit Laskowski, Piero della Francesca, collana Maestri dell'arte italiana, Gribaudo, Milano 2007. ISBN 978-3-8331-3757-0
Attilio Brilli, Borgo San Sepolcro. Viaggio nella città di Piero, Città di Castello, Tibergraph Editrice, 1988.
Luca Madrignani (21-10-2007). Insurrezione e lotta armata a Sansepolcro. Patria Indipendente: pp. 25-27
Il Museo di Piero della Francesca sorge nell’antico Palazzo della Residenza di Sansepolcro, uno dei più rappresentativi di tutta la Toscana. All’interno, su una parete della Sala dei Conservatori, fu affrescata intorno al 1460, più o meno in contemporanea con l’altrettanto famosa Madonna del parto di Monterchi, la celebre Resurrezione, opera, a ragione, definita dallo scrittore inglese Aldous Huxley “la più bella pittura del mondo”. Proprio da questa illustre presenza scaturì, già nel Cinquecento, l’idea di riunire in questa stanza un gruppo di opere d’arte realizzando così la prima collezione artistica cittadina. Questo stesso ambiente oggi, accanto al celebre affresco, conserva le altre opere che Piero eseguì per la sua città natale alla quale rimase sempre legato.
Museo Civico, Via Niccolò Aggiunti, 65, 52037 Sansepolcro Arezzo | www.museocivicosansepolcro.it
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The interactive website, Piero della Francesca: The Legend of the True Cross was created by the department of Art History at Princeton and allows the viewer to move through the chapel’s space and experience Piero Della Francesca’s fresco cycle of medieval legends from many different vantage points. The user can follow the narrative chronologically, view the frescoes in detail, and notice thematic connections teased out by the images’ relationship in space.
Navigate the Model
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Situata nell’Alta Maremma, sulla Strada dei Vini valle d'Ombrone , La Casa Vacanze Podere Santa Pia è il luogo ideale per trascorrere un piacevole soggiorno fatto di sole e relax in Toscana. Per gli amanti del buon vino, non c'è che l'imbarazzo della scelta: in meno di 20 minuti vi ritroverete immersi nelle collinedel Val d'Orciae di Montalcino, famoso per il suo Brunello di Montalcino e per le bellissime distese di vigneti.
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Case vacanza in Toscana | Podere Santa Pia
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Podere Santa Pia |
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Podere Santa Pia, giardino |
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Abbadia Sant' Antimo |
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The façade and the bell tower of
San Marco a Firenze |
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Piazza della Santissima Annunziata
a Firenze |
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Firenze, Duomo |
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Madonna di Senigallia, 1470-1485, Galleria nazionale delle Marche, Urbino
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La Madonna di Senigallia si trovava in origine nella chiesa di Santa Maria delle Grazie extra Moenia di 717j92h Senigallia, e pervenne alla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino all'inizio del Novecento.
La "Madonna di Senigallia" presenta, nella tipologia delle figure del gruppo divino, la Madonna, il bambin Gesù e due angeli, caratteri in parte nuovi rispetto ai consueti canoni della produzione di Piero della Francesca. I volti conservano la medesima aria di impassibilità e di superiore, razionale saggezza, ma vi si aggiunge un senso di preziosa, quasi esotica bellezza con tratti di straordinaria originalità.
E' uno dei dipinti dove l'artista rivela maggiormente la sua strenua attenzione ai valori della luce, nei suoi riflessi come nelle magiche trasparenze. Dal velo di Maria che leggermente si increspa sulla fronte in sottili risalti luministici, al corallo porporino della collana del Bambino, alle perle splendenti degli angeli, si tratta di effetti che, al pari della luce filtrata dalla finestra, ritorneranno con pari intensità nella pittura del Seicento.
La luce, quindi, gioca un ruolo fondamentale sia come mezzo per indagare nei minimi particolari figure umane e cose inanimate, sia come elemento simbolico. La luce, nell'attraversare il vetro della finestra sulla sinistra, allude infatti al concepimento spirituale della Vergine. Anche gli oggetti contenuti nell'armadio a muro hanno un preciso significato simbolico: la scatola per le ostie allude al sacrificio eucaristico e il cestino di vimini con candidi lini Þ simbolo della purezza e del ruolo salvifico della Madonna che accolse nel suo grembo il Salvatore così come la cesta di vimini salvò Mosé dalle acque del Nilo.
L'immobilità dei personaggi, la loro espressione assorta e mesta, presagiscono la passione di Cristo, così come la collana di corallo intorno al collo di Gesù bambino potrebbe riferirsi al sangue del sacrificio del Redentore.
I capelli biondi dell'angelo sulla sinistra, per il riflesso della luce che li investe dal dietro, acquistano una magica doratura e formano attorno alle tempie quasi un'aureola naturale.
Piero, infatti, tende ad eliminare la raffigurazione di questo elemento (l'aureola) così astratto e in fondo lontano da ogni conoscenza visiva dei fenomeni naturali.
Ogni ingenuo retaggio medioevale è come bandito dalla solida, matura consapevolezza delle figure sacre di Piero, che pare non debbano far ricorso a esteriori simbologie per testimoniare la loro grandezza sovraumana.
Il dipinto è collocabile nel periodo urbinate dell'artista, all'incirca coincidente con l'Annunciazione del polittico di Perugia.
La cronologia potrebbe quindi oscillare fra il 1470, 1472 e il 1478.
[Bibliografia | Alessandro Angelini, Piero della Francesca, Scala, Firenze 1985.]
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Madonna di Senigallia, 1470-1485, olio su carta riportata su tavola, 61x53,5 cm, Galleria nazionale delle Marche, Urbino
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Santa Trinita a Firenze |
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Piazza della Santissima Annunziata
a Firenze |
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Loggia del Bigallo, Firenze |
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Questo articolo è basato sull'articolo Angelo (Piero della Francesca) dell' enciclopedia Wikipedia ed è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License. Wikimedia Commons contiene file multimediali su Piero della Francesca. |
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