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Sandro Botticelli, Annunciazione di San Martino alla Scala, 1481 affresco, 243 x 550 cm, Galleria degli Uffizi, Firenze
Photo © Gabinetto Fotografico, Polo Museale, Firenze
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Sandro Botticelli | Annunciazione di San Martino alla Scala

   
   
L'Annunciazione di San Martino alla Scala è un dipinto murale staccato (243×555 cm) di Sandro Botticelli, databile alla primavera del 1481 e conservato nei depositi della Galleria degli Uffizi di Firenze.


Storia

Il dipinto si trovava originariamente nell'ospedale di San Martino alla Scala a Firenze, in una delle logge. Nel 1624 subì gravi danni per la trasformazione della loggia in atrio della chiesa, con il ritaglio della parte superiore in due lunette. Nel 1920 si decise di strapparlo, causando ulteriori danni sui confini della frattura che lo divideva in due parti, e di destinarlo agli Uffizi.

Il Fantozzi lo menzionò senza cercare di attribuirlo, mentre Crowe e Cavalcaselle lo assegnarono a Filippino Lippi. Il primo a restituirlo a Botticelli, venendo poi accolto da tutta la critica, fu Herbert Percy Horne.


Descrizione e stile

La scena è ambientata nell'abitazione di Maria: l'Angelo sta per atterrare nella loggia aperta verso il giardino e il paesaggio, mentre Maria sta inginocchiata nell'anticamera della stanza da letto: ella sospende la lettura delle Sacre Scritture e si piega con un gesto di umile accettazione.

Nel dipinto spicca la vigorosa apparizione dell'Angelo, che plana con abiti gonfi e il giglio, sua offerta alla purezza di Maria, piegato dal vento dell'atterraggio. il gesto di Maria, così religiosamente remissivo, sembra anticipare alcune figure dell'attività più tarda, senata dal misticismo savonaroliano. Nel sicuro impianto prospettico e compositivo si ravvedono vari elementi tipici del tema dell'annunciazione: l'hortus conclusus (giardino recintato), simbolo di verginità, la camera da letto, simbolo di immacolata concezione, il libro, simbolo delle profezie che si avverano con l'accettazione della Vergine. Notevole è la cura dei dettagli, come la viva decorazione a girali nei pilastri, o la resa materica dei veli setosi nella tenda e nelle lenzuola, oltre che nelle vesti.

   
   
Sandro Botticelli, Annunciazione di San Martino alla Scala (dettaglio), 1481 affresco, 243 x 550 cm, Galleria degli Uffizi, Firenze
Photo © Gabinetto Fotografico, Polo Museale, Firenze

Bibliografia

Bruno Santi, Botticelli, in I protagonisti dell'arte italiana, Scala Group, Firenze 2001. ISBN 88-8117-091-4

Daniel Arasse, L'Annonciation italienne, une histoire de perspective, Hazan, 1999.


La scheda ufficiale di catalogo | www.polomuseale.firenze.it
Notizie storico critiche | L'affresco, staccato nel 1920 e attualmente conservato nella Galleria degli Uffizi, decorava la loggia dello Spedale di San Martino alla Scala a Firenze. Nel 1624 subi' gravi danni in seguito alla trasformazione della loggia in atrio della chiesa, la quale richiese l'aggiunta di una volta che taglio' l'affresco in due lunette. Menzionato dal Fantozzi senza attribuzione e da Crowe e Cavalcaselle come opera di Filippino Lippi, fu assegnato per la prima volta al Botticelli dallo Horne. La critica recente, concerde con quest'ultimo studioso, vi ammira la sicurezza dell'impianto prospettico e compositivo.


[1] Chiesa di San Martino in Santa Maria della Scala | La ex-chiesa di San Martino in Santa Maria della Scala si trova in via della Scala 79 a Firenze.
Era annessa allo Spedale della Scala (che ha dato il nome alla strada), fondato nel 1313 dai Pollini e dipendente dall'Ospedale di Santa Maria della Scala di Siena, che accoglieva infermi e bambini abbandonati.
La chiesa era dotata di un portico del XIV secolo, con colonne parzialmente ancora visibili insieme ai resti della "pila" ove venivano lasciati i "gittatelli", i bambini abbandonati. Nel 1481 Sandro Botticelli dipinse per lo Spedale un'Annunciazione ad affresco, ora staccata e conservata agli Uffizi. Altri affreschi con Storie di san Bernardo degli Uberti vennero staccate e collocate nella villa di Vincigliata, a Fiesole.

Nel 1531 il complesso ospedaliero fu trasferito agli Innocenti, mentre la chiesa e il convento furono ristrutturati nel Seicento dalle camaldolesi e divenne il convento di San Martino al Mugnone. Soppresso nel 1808 e nel 1866, l'edificio divenne nel 1873 Casa di Correzione per minorenni ed ora è sede dell'Istituto Penale per Minori Gian Paolo Meucci.
Il complesso conserva i chiostri originari e i resti della chiesa, con stucchi del Portogalli del 1698.
[ Bibliografia | Guida d'Italia, Firenze e provincia ("Guida Rossa"), Edizioni Touring Club Italiano, Milano 2007]

 
   


Podere Santa Pia, un gioiello nel cuore della Toscana si trova non lontano dalle terre del Brunello, nel paesaggio di grande suggestione che, nei secoli passati, ha ispirato grandi maestri come Giotto di Buensegna, Simone Martini, Ambrogio Lorenzetti, Luca Signorelli e Piero della Francesca.

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Il meglio della Maremma | Podere Santa Pia


     
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La Galleria degli Uffizi e Botticelli

La Galleria degli Uffizi é la galleria piú bella, e anche quella piú vecchia galleria in Europa moderna. Nel 1560, la famiglia de’ Medici ha costruito l’edificio de Uffizi in Firenze. A quell tempo, l’edificio de Uffizi era un ufficio per le tredici magistrature e per gli apparati amministrativi del governo. Nel 1561, Francesco I de’Medici ha fatto una galleria d’arte nel’edificio de Uffizi, con i dipinti e sculture. I successori di Francesco I continuarono di aggiungere dipinti, sculture, e oggetti preziosi e rari. Nel 1757 quando Gian Gastone l’ultimo dei de’Medici é morto, Anna Maria Ludovica, la sorella di Gian Gastone, ha regolato la Galleria degli Uffizi alla città di Firenze. Adesso é un grande e bel museo. (Fossi 8-10)



La nascita di Venere é un dipinto bellissimo che fu la proprietá di Lorenzo di Pierfrancesco de’Medici. Il dipinto raffigura Venere in piedi su una conchiglia, sulla mare. Alla sinistra, i venti mitologici, Zefiro e Aura spingono insieme, Venere a terra. Alla destra, una donna che é vestita con una gonna decorata con i fiori, riceve Venere. La donna é un’Ora mitologica con un manto per coprire Venere. Questo soggetto mitologico é stato multo importante nella letteratura e filosofia del Rinascimento, percio, questo dipinto suggerisce multi interpretazioni allegoriche. (Fossi 132-133)

Il tondo, Madonna del Magnificat é veramente magnifico! Questo dipinto circolare dipinge le figure della Vergine col Bambino e cinque angeli. Maria scrive il cantico del Magnificat al libro sulla sua ginocchia. Sullo sfondo é un paesaggio fluviale e tranquillo. Alla destra e sinistra, le due angeli sospendono sul capo della Vergine, una corona di stele. Il dipinto é molto interessante perché, le figure appaiono come se fossero riflessione allo specchio convesso. (Fossi 134)

Il tondo, Madonna della Melagrana é simile a Madonna del Magnificat perché questo dipinto circolare anche dipinge le figure della Vergine col Bambino e gli angeli. La faccia della Vergine é piú malinconico di la faccia della Vergine della Madonna del Magnificat. Il Bambino e la Vergine tengono insieme una melagrana, un simbolo della Resurrezione. I gigli, le rose, e le parole del’Annunciazione (AVE GRAZIE PLENA), sono i simboli della purezza della Vergine. Madonna della Melagrana é stato dipinto nel 1487 per il Tribunale dei Massai di Camera in Palazzo Vecchio a Firenze. (Fossi 135)

 
Sandro Botticelli , The Birth of Venus
Sandro Botticelli, La nascita di Venere
Botticelli ha dipinto Annunciazione per la chiesa del monastero Fiorentino di Cestello (oggi nota come Santa Maria Maddalena de’Pazzi) nel 1489. Questo dipinto é particolarmente famoso perché la posa della Vergine é molta insolita e drammatica. Maria appare di avere paura dell’angelo che é apparso improvvisamente. Il dipinto ha una cornice in stile classico raro. La cornice ha una predella con l’iscrizione, SANTVS SVPERVENIET IN TE ET VIRTVS ALTISSIMI OBVMBRAVIT TIBI ECCE ANCILLA DOMINI FIAT MICHI SECVNDVM VERBVM TVVM. Anché sulla predella é una piccolo dipinto del Christo in Pietá. La ambientazione del’ Annunciazione é austere e semplice con un sfondo di un paesaggio tranquillo. (Fossi 136)

Adorazione dei Magi, una pala d’altare, é stato dipinto per la cappella nella chiesa Santa Maria Novella. Questa scena sacra é molto importante oggi, perché le faccie di molte della figure sono ritratti della famiglia de’Medici. Cosimo é il vecchio re che si é inginocchiato davanti a Christo. Alla destra, Lorenzo il Magnifico é l’uomo di profilo in piedi, con un manto nero. Suo padre, Piero il Gottoso, é il re inginocchiato a centro, con un manto rosso. L’uomo alla destra estrema é l’artista Botticelli. (Fossi 127)

 

Sandro Botticelli, Adorazione dei Magi

Bibliografia

Fossi, Gloria. The Uffizi Gallery. Prato, Italy: Giunti, 2001.

Ciseri, Ilaria. Uffizi Gallery <http://www.uffizi.firenze.it>

 

 

   

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