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Certaldo, affreschi del tabernacolo dei giustiziati (Deposizione dalla Croce, facciata principale, dettaglio), opera di Benozzo Gozzoli
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Certaldo, affreschi del tabernacolo dei giustiziati (Deposizione dalla Croce, facciata principale, dettaglio), opera di Benozzo Gozzoli

 

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Benozzo Gozzoli | Il Tabernacolo dei Giustiziati | The Tabernacle of the Executed

   
   


Art in Tuscany | Benozzo Gozzoli | The Tabernacle of the Executed

Arte in Toscana | Benozzo Gozzoli | Il Tabernacolo dei Giustiziati


 

Il tabernacolo, situato nel paese basso presso il ponte sul torrente Agliena, dove ancora oggi rimane la struttura muraria, fu oggetto nel 1957 di un intervento di restauro che portò al distacco degli affreschi dalle pareti originarie e alla loro collocazione all'interno della chiesa dei Santi Tommaso e Prospero. Il tabernacolo, già esistente e legato alla Compagnia della Santissima Annunziata, venne chiuso per volontà dei Vicari in una cappella, dove i condannati a morte ricevevano, assistiti dai membri della suddetta Compagnia, l'ultimo conforto religioso. La decorazione del tabernacolo fu commissionata, tra il 1464 e il 1465, a Benozzo Gozzoli, in quel tempo impegnato a San Gimignano nella chiesa di Sant'Agostino. L'artista predispose il progetto d'insieme e probabilmente avviò la pittura, lasciando però alla bottega ed in particolare a Giusto d'Andrea, a Pier Francesco Fiorentino e forse a Giovanni della Cecca di Mugello, il resto dell'esecuzione. La mano o la presenza del maestro sembrano potersi individuare soltanto nella facciata principale, nell'Annunciazione e nella Deposizione dalla croce. Il programma iconografico, incentrato sulla passione del Cristo e sul martirio dei santi, insiste sul tema della sofferenza umana, ma racchiude anche un messaggio di speranza: l'immagine della Resurrezione ammoniva i condannati a pentirsi e a confidare nel perdono divino e nella promessa di vita eterna. Troviamo così rappresentati: sulla fronte principale l'Annunciazione; nel sottarco Dio benedicente, la Colomba dello Spirito Santo, i quattro Evangelisti e i Santi Jacopo e Antonio Abate a destra, Giovanni Battista e Tommaso a sinistra. Quest'ultimo personaggio, più che con Tommaso Apostolo, che insieme a Iacopo è santo titolare di una delle due chiese del borgo, è stato identificato con Longino, il centurione che, dopo aver trafitto il costato di Cristo, pentito, si convertì. Sul fianco destro del tabernacolo è rappresentata la Crocifissione, su quello sinistro il Martirio di San Sebastiano, mentre sul tergo trionfa la Resurrezione. Durante le operazioni di restauro, sotto la pellicola pittorica, sono state ritrovate le sinopie: i disegni preparatori realizzati direttamente sull'arriccio con una terra rossa (la sinopia) a completamento di una prima traccia eseguita a carboncino. Solo la testa e il torace del Cristo deposto rivelano la mano del Gozzoli mentre le altre (l'Eterno, due Evangelisti, San Iacopo, Sant'Antonio Abate, la Crocifissione e il San Sebastiano) appartengono ai suoi collaboratori. Sotto l’immagine centrale della Deposizione è stata scoperta una sinopia più antica, databile agli inizi del Quattrocento e raffigurante un'Annunciazione. Questo confermerebbe l'ipotesi di un diverso uso del tabernacolo da parte della Compagnia della Santissima Annunziata, prima del cambiamento subito sotto il Vicariato. A questa seconda fase appartengono anche il San Gerolamo e l'Angelo Raffaele, unici frammenti della decorazione ad affresco, eseguita da Pier Francesco Fiorentino, sulle pareti laterali della cappella.

 

   
   
Certaldo, Muratura del Tabernacolo dei Giustiziati

   
Certaldo alta, santi tommaso e prospero, tabernacolo dei giustiziati 09
         
   
         
  Certaldo alta, santi tommaso e prospero, tabernacolo dei giustiziati 10   Certaldo alta, santi tommaso e prospero, tabernacolo dei giustiziati 12
         
Certaldo alta, santi tommaso e prospero, tabernacolo dei giustiziati 11        
         
         
SS. Tommaso e Prospero int 02

Certaldo Alto, interno Chiesa dei Santi Tommaso e Prospero (1)

 

 
   
Opere di Benozzo Gozzoli


   
* Storie della Vergine (con Domenico Veneziano, Alesso Baldovinetti e Piero della Francesca), 1439 poi 1451-1453, affreschi perduti, già nella chiesa di Sant'Egidio, Firenze. ualche frammento è esposto nel Cenacolo di Sant'Apollonia, Firenze
* Crocifissione e santi, 1440-1441, affresco staccato, Ospedale di Santa Maria Nuova, Firenze
* Dio Padre, Santi e i quattro Evangelisti, affreschi, chiesa di San Zaccaria, Venezia
* Storie della Vergine, 1442-1443, cartoni per mosaici (con altri artisti), Basilica di San Marco, Venezia
     Visitazione
     Dormitio Virginis
* Deposizione, 1444, cartone per vetrata, cattedrale di Santa Maria del Fiore, Firenze
* Madonna col Bambino e santi, 1444, affresco staccato, Collezione Contini-Bonacossi, Firenze
* Cenacolo di Sant'Apollonia, 1447, affreschi e sinopie, ex-monastero di Sant'Apollonia, Firenze
     Ultima Cena
     Deposizione
     Crocifissione
     Resurrezione
* Cristo in pietà sorretto da due angeli, 1447-1448 circa, affresco staccato, ex-monastero di Sant'Apollonia, Firenze
* Ciclo degli uomini e donne illustri, 1448-1451, affreschi staccati, già a villa Carducci di Legnaia, Galleria degli Uffizi, Firenze
* Assunzione della Vergine tra i santi Miniato e Giuliano, 1449-1450, tempera su tavola, Gemäldegalerie di Berlino
* Crocifissione, 1450 circa, tempera su tavola, National Gallery, Londra
* David con la testa di Golia, 1450 circa, tempera su pelle applicata su tavola, National Gallery of Art, Washington
* Ritratto d'uomo, 1450-1457 circa, tempera su tavola, National Gallery of Art, Washington
* Adamo, Eva e Madonna col Bambino, 1450 circa, affreschi, villa Carducci di Legnaia, Firenze
* San Giuliano e il Redentore, affresco, 1451, basilica della Santissima Annunziata, Firenze
* Trinità e santi, 1455, affresco, basilica della Santissima Annunziata, Firenze
* Trinità e santi, 1455, sinopia, ex-monastero di Sant'Apollonia, Firenze
* Crocifissione di Santa Maria degli Angeli, 1455 circa, affresco staccato, ex-monastero di Sant'Apollonia, Firenze
* Monumento equestre di Niccolò da Tolentino, 1456, affresco, cattedrale di Santa Maria del Fiore, Firenze

 

Autoritratto (Opus Benotii) nella
Cappella dei Magi

[1] Photo by Matteo Tani, release into the public domain.