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Cripta di Giugnano


la Cripta di Giugnano
Travel guide for Tuscany
       
   


La Cripta di Giugnano

   
   
A pochi chilometri da Roccastrada, in località Le Casacce, in un appartato boschetto di lecci, si trovano i ruderi dell’antico monastero di San Salvatore a Giugnano.
I ruderi del monastero di Giugnano sono localizzati in un’area corrispondente alla valle del torrente Bai. Del monastero, monumento di grandissimo interesse nel panorama dell’architettura monastica medievale in Toscana, si conservano soltanto la cripta e poche tracce della soprastante aula capitolare. La ricostruzione degli eventi storici inerenti questo importante cenobio non è semplice data l'esiguità dei documenti a disposizione.

Del complesso monastico, che nel Duecento risulta tra i possedimenti dell’abbazia di San Galgano e che nel corso del XIV secolo fu sotto la giurisdizione degli agostiniani, rimangono solo alcune tracce, tra le quali, in superficie, un’aula gotica.
Meglio conservata è la cripta dell’XI secolo, cui oggi si accede scendendo gli instabili gradini di una scala, attraverso un varco praticato nella volta. In origine invece, i monaci scendevano in questo ambiente percorrendo una scala in pietra, che conduce a una porta delimitata da grossi stipiti monolitici.
L’ambiente, coperto da ampie volte a crociera, è costituito da un vano rettangolare concluso da una grande abside e diviso in tre navatelle da quattro colonne sormontate da capitelli diversi l’uno dall’altro, decorati con motivi vegetali che si combinano a figure animali.
Dalla presenza di tre monofore sulle pareti dell’abside si deduce che la misteriosa cripta al momento della costruzione doveva essere in parte sopraelevata rispetto al terreno circostante.[1]
   
   
Cenni descrittivi


   
Nascosta dalle ombrose fronde di un boschetto di lecci, la cripta di Giugnano costituisce l’unica struttura superstite di un vasto complesso monastico precocemente decaduto, cui proprio la singolare collocazione e conservazione conferiscono un fascino particolare. Oggi vi si accede attraverso un varco praticato nella volta, scendendo gli instabili gradini di una scala a pioli, ma le bozze di pietra ed i muretti sparsi in superficie per un raggio di circa 200 metri quadrati testimoniano come anche quest’area fosse in origine edificata. Risaliamo in questo modo approssimativamente all’impianto del primitivo edificio di culto, una chiesa ad aula o a croce latina, conclusa da un abside, orientata e larga quanto la cripta sottostante, cui probabilmente si affiancavano anche alcune strutture destinate alla vita comune del clero.

Con la crisi del monastero, queste andarono velocemente in rovina, tanto da non esser nemmeno menzionate nelle visite degli auditori granducali e dei vescovi, che del resto sembrano non conservare neanche la memoriadi questo antico monastero. Al totale degrado dei suoi edifici concorse la successiva frequentazione di queste zone, dove a partire dal Trecento la Repubblica di Siena promosse un’intensa attività mineraria e metallurgica, probabilmente accompagnata da sistematiche demolizioni finalizzate al recupero del materiale da costruzione.

 

 
la cripta di Giugnano
La cripta di Giugnano

La posizione appartata e le buone condizioni statiche hanno invece preservato la cripta, che fino all’intervento direstauro della metà degli anni Settanta era in gran parte interrata. La cripta è costituita da un unico vano rettangolare, concluso ad oriente da una grande abside e diviso in tre navatelle da quattro sostegni, sui quali s’innesta la copertura voltata, che alcune mensole raccordano ai muri perimetrali dell’edificio. Le volte, a crociera o di forma approssimativamente triangolare, delimitate e rinforzate da sottarchi, sono costituite da pietrame di varia natura, avvolto in un abbandonate letto di malta e nascosto in origine da un intonaco, di cui restano sporadiche tracce. Accanto alle grosse mensole, si distinguono in particolare i quattro sostegni, cui gli scalpellini hanno dato forme diverse. In sintonia con i gusti del tempo, anche la decorazione dei capitelli adotta soluzioni diverse, che su ogni blocco di pietra rinnovano le antiche tipologie: l’uno presenta forme vagamente ioniche, due recuperano il repertorio vegetale dei prototipi corinzi, che combinano a nuove e misteriose raffigurazioni, l’ultimo infine, di forma cubica, sembra volutamente ignorare le tipologie canoniche per compiere un’autonoma ricerca estetica.

All’interno della cripta, comunque di proporzioni modeste, la comunità monastica poteva svolgere funzioni diculto diverse ed addirittura radunarsi per la sinassi eucaristica: la cripta non era più concepita come semplice passaggio verso le reliquie o le tombe venerate, ma vi individuavano una chiesa secondaria dove i fedeli potevano sostare a pregare.

In definitiva, come nella planimetria della cripta, così nella decorazione dei capitelli, Giugnano si pose all’internodi un clima di sperimentalismo architettonico, di rinnovamento della tradizione che caratterizza tutto l’XI secolo. Le forme antiche vengono interpretate con una nuova libertà, adattate alle necessità empiriche, rielaborate fino ad assumere nuove conformazioni.

 

 

Come arrivare

I resti dell’Abbazia di San Salvatore di Giugnano si trovano nei terreni posti nei pressi dell’Agriturismo San Guglielmo a Roccastrada (GR), nei quali vanno cercati.

Proveniendo da Grosseto, mantenendosi sulla SS Aurelia Nord/SP 152 si arriva fino all’incrocio con la SP 19 Montemassi/Via del Madonnino, dopodiché proseguire per circa 8 Km fino alla rotonda/incrocio, tra la S.P. 19 Montemassi/Via del Madonnino e la S.P. 21 Terzo si trova indicazione, in direzione Roccastrada, della Cripta di S. Salvatore di Giugnano. Proseguire per circa 2,5 Km, oltrepassare il bar sulla curva e svoltare al secondo incrocio sulla sinistra alle indicazioni:

Agriturismo San Guglielmo / Cripta di S. Salvatore di Giugnano
Azienda Vinicola “Il Bettarello”
Fibran/Gessi di Roccastrada
Passata la casa cantoniera sulla destra, dopo pochi metri trovate l’Agriturismo S. Guglielmo, la cripta non è localmente indicata, ma siete comunque arrivati a destinazione.

All’uscita della Superstrada SS 1 “BRACCAGNI/ROCCASTRADA” evitare l’incrocio per Sticciano della SS73/SP 157, in prossimità del passaggio a livello, proseguire fino all’azienda CONVIMA.

Per chi viene da Rosignano uscire a “BRACCAGNI/ROCCASTRADA” e poi proseguire come sopra.

Per chi viene da Siena, uscendo dalla Firenze-Siena-Grosseto a “CIVITELLA MARITTIMA/ROCCASTRADA”, proseguire per Roccastrada lungo la SP 21 il Terzo fino all’incrocio in prossimità del paese, proseguire a diritto per Follonica, Montemassi e Ribolla e dopo 8 Km vi troverete di fronte al cartello di cui sopra.

COORDINATE GEOGRAFICHE

42.948056 E, 11.349167 N [2]

 


Grotere kaart bekijken

 
   

Cripta di Giugnano dell'Abbazia di San Salvatore | Blog Fabio Coralli | www.criptagiugnano.wordpress.com/la-storia/

Il complesso architettonico di San Salvatore di Giugnano ha una lunga storia, fatta spesso di mistero e di nichilazione, ma rimane indubbiamente agli occhi di tutti, una viva testimone del fascino e della bellezza immanente della la nostra terra di Toscana.

Approfondisci qui: C'era UNA Volta Roccastrada www.facebook.com

San Salvatore di Giugnano | www.comune.roccastrada.gr.it

Luoghi di culto oggi non più tali (a cura di Roberto Farinelli) | www.comune.roccastrada.gr.it

 


[1] Fonte: Parco degli Etruschi | www.parcodeglietruschi.it
[2] Cripta di Giugnano dell'Abbazia di San Salvatore | Come trovarla | ww.criptagiugnano.wordpress.com/
[3] San Salvatore di Giugnano | www.comune.roccastrada.gr.it

 


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