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Fra Angelico, Armadio degli Argenti, Incoronazione della Vergine e Genealogia di Cristo, 1451-1453,Museo nazionale di San Marco, Firenze
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Fra Angelico | I pannelli dell'Armadio degli Argenti (1451-52)
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I pannelli dell'Armadio degli Argenti sono una serie di opere, tempera su tavola, di Beato Angelico, realizzati tra il 1451 e il 1453 ed oggi conservati, nelle tavole superstiti, al Museo nazionale di San Marco di Firenze.
L'Armadio degli Argenti era un porta-ex voto della basilica della Santissima Annunziata di Firenze, che secondo un passo della cronaca di Benedetto Dei pare che fossero state commissionate alla bottega dell'Angelico da Piero de' Medici. La commissione faceva parte di un più ampio progetto di Piero per la creazione di un oratorio familiare tra la cappella della Vergine Annunziata e la biblioteca del convento, nel quale l'Armadio doveva essere custodito. L'oratorio venne provvisto di tetto nel 1451, quindi la decorazione interna non può essere stata fabbricata prima di quell'anno. L'ultimo pagamento a saldo del lavoro risale poi al 1453. Una testimonianza dello stesso anno testimonia come l'armadio fosse già nell'oratorio, riferendosi alla finestra sopra di esso.
Non si conosce la forma e la disposizione originaria dei pannelli dell'armadio, che in origine dovevano formare due porte/sportelli e che nella ristrutturazione dell'oratorio del 1461-1463, quando Piero vi fece ricavare due stanze per il suo soggiorno tra i monaci, vennero ricomposti probabilmente in una sorta di saracinesca a cateratta, che veniva azionata meccanicamente dall'alto. In quell'occasione i lavori tecnici vennero affidati a Donatello e Lapo Portigiani. Nel gennaio del 1461 è registrato un pagamento a un certo Pietro del Massaio, pittore, che viene descritto come intento a "insegnare dipingere l'armario", cioè probabilmente all'esecuzione a colore dei cartoni già pronti del maestro, morto già dal 1455. I colori di alcune delle ultime scene della serie differiscono infatti dalla tavolozza abituale dell'Angelico, con un uso esteso, ad esempio, del giallo.
Dopo il 1460 i pannelli vennero ricordati da Fra Domenico da Corella nel Theocoton come opere dell'Angelico. Tutte le fonti antiche successive ascrivono l'intera opera all'Angelico (Albertini, Billi, Anonimo Gaddiano), tranne Manetti che parla di "quasi" tutto il tabernacolo di mano del maestro. Vasari assegnava l'intera opera all'Angelico, ascrivendola però alla fase giovanile dell'autore. A lui si rifece tutta la critica ottocentesca, ma la critica moderna stabilì con maggiore precisione gli estremi di datazione portando al riconoscimento dell'opera come dell'ultima fase. Tra i collabori proposti per le tavolette non autografi vennero fatti i nomi di Domenico di Michelino (Berenson), il Maestro della cella 2 (Pope-Hennessy), Zanobi Strozzi e Benozzo Gozzoli (Salmi). |
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Fra Angelico, Armadio degli Argenti, Scenes from the Life of Christ, 1451-52, tempera su tavola, Museo nazionale di San Marco, Firenze
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Descrizione
Oggi le tavolette conservate sono 35 (due unite in una rappresentazione unica), composte in quattro tavole, su un totale in origine probabilmente di quarantuno, due tavole di nove e due di dodici. Di una delle tavole di nove, la seconda con scene della giovinezza di Cristo restano solo tre pannelli.
Oggi al critica valuta l'opera in genere, sebbene con alcune differenze di vedute, come in larga parte della bottega del maestro, con il suo intervento diretto almeno nelle prime nove tavolette della serie. Le tre scene del pannello verticale sono attribuite ad Alesso Baldovinetti e le altre ventitré a un'altra mano di un aiutante della bottega. Alcune di queste tavolette di bottega hanno preso a modello affreschi del convento di San Marco (Cristo deriso, Cristo che porta la Croce e l'Incoronazione della Vergine), ma la ricchezza di nuovi spunti iconografici e di ambientazione, di livello artistico eccezionale, fanno pensare che gran parte dei disegni del ciclo siano del maestro, nonostante la qualità pittorica più bassa. Tra quelli non attribuiti direttamente all'Angelico spiccano per la felice invenzione compositiva la Spoliazione di Cristo e la Crocifissione per il paesaggio ininterrotto, la Lavanda dei piedi, per l'ambientazione in un chiostro sapientemente scorciato, il Compianto, dal complesso ritmo diagonale.
Ciascuna tavoletta mostra un episodio biblico, con un doppio rotolo di pergamena, in alto e in basso, che contiene una frase rispettivamente del Vecchio e del Nuovo Testamento. La ricchezza e organicità degli spunti teologici, derivati da san Tommaso d'Aquino e dalla Summa Moralis di sant'Antonino Pierozzi, fa pensare che sicuramente vi fu un progetto completo all'origine, anche se l'esecuzione dei singoli pannelli venne poi differita. Il primo e l'ultimo dei pannelli dopotutto contengono scene fortemente allegoriche alla sacre scritture, che alludono all'accostamento ed all'unitarietà dei testi biblici.
Il ciclo rappresenta la Fanciullezza, Vita pubblica, Passione, Morte e Resurrezione di Cristo.
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Fra Angelico, Armadio degli Argenti, Visione di Ezechiele, 1451-1453, tempera su tavola, Museo nazionale di San Marco, Firenze
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Le scene
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1. Visione di Ezechiele
2. Annunciazione
3. Natività
4. Circoncisione
5. Adorazione dei Magi
6. Presentazione di Gesù al Tempio
7. Fuga in Egitto
8. Strage degli innocenti
9. Gesù nel sinedrio
10. Nozze di Cana
11. Battesimo di Cristo
12. Trasfigurazione
13. Resurrezione di Lazzaro
14. Entrata in Gerusalemme
15. Ultima cena
16. Giuda riceve il compenso
17. Lavanda dei piedi
18. Comunione degli Apostoli
19. Orazione nell'orto
20. Tradimento di Giuda
21. Cattura di Cristo
22. Cristo davanti a Pilato
23. Cristo deriso
24. Flagellazione
25. Andata al Calvario
26. Cristo denudato
27. Deposizione
28. Discesa al Limbo
29. Marie al sepolcro
30. Ascensione
31. Pentecoste
32. Giudizio universale (doppio pannello)
33. Incoronazione della Vergine
34. Genealogia di Cristo
Le composizioni dei pannelli dimostrano che anche nella fase tarda della sua attività l'Angelico fu un artista anticipatore e che guardava soprattutto la futuro. Lo spazio disponibile in primo piano è generalmente più ampio che negli affreschi di San Marco e le figure sono rese realisticamente, con un repertorio di gesti libero ed espressivo.
Tra i pannelli autografi dell'Angelico spiccano l'Annunciazione, un tema caro all'artista, qui ambientato in un cortile con doppio portico e una suggestiva apertura centrale su un giardino, la Fuga in Egitto, con le aureole trattate come dischi in prospettiva e le gambe della Vergine proiettate tridimensionalmente in avanti, la Natività, dalla complessa composizione prospettica e luminosa, la Strage degli innocenti, con un'impostazione con una parete perpendicolare sullo sfondo che ricorda gli episodi della predella della Pala di San Marco.
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Circoncisione, 1451-52, Museo di San Marco, Firenze
Annunciazione, 1451-52, Museo di San Marco, Florence

Fuga in Egitto, 1451-52, Museo di San Marco, Firenze

Strage degli Innocenti, 1451-52, Museo di San Marco, Firenze
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Fra Angelico, Armadio degli Argenti, , 1451-52, Museo di San Marco, Firenze
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Fra Angelico, Armadio degli Argenti, 1451-52, Museo di San Marco, Firenze
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John Pope-Hennessy, Beato Angelico, Scala, Firenze 1981.
Guido Cornini, Beato Angelico, Giunti, Firenze 2000 ISBN 88-09-01602-5
Art in Tuscany | Italian Renaissance painting
Art in Tuscany | Giorgio Vasari | Lives of the Most Excellent Painters, Sculptors, and Architects | Fra Angelico
Giorgio Vasari | Le vite de' più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani, da Cimabue insino a' tempi nostri | Fra Giovanni da Fiesole (Fra Angelico)

[1] John Spike, Fra Angelico, Abbeville Press, New York, 1997.
John Thomas Spike, (New York City, 8 novembre 1951) è uno storico dell'arte, autore e consulente statunitense, specializzatosi nei periodi del Rinascimento e del Barocco Italiano.
Fra i libri che Spike ha pubblicato sul Rinascimento fiorentino vi sono Masaccio (Abbeville Press, 1996) e Fra Angelico (Abeville Press 1997), entrambi anche disponibili in edizioni italiane ed in francese. Il suo Fra Angelico, che è anche pubblicato in un'edizione tedesca della Hirmer Verlag, è stato nominato “libro d’ arte dell'anno 1997” dai giornali Hearst negli U.S.A.. Spike ha inoltre pubblicato una monografia su Caravaggio nel 2001 più volte ristampata. Numerosi i suoi articoli e note su Caravaggio e Mattia Preti per riviste d’arte, come Treasures of Malta. Spike è membro del consiglio internazionale di FMR e Art and Antiques. I suoi contributi alla cultura ed alla storia sono stati riconosciuti in Italia col conferimento del Premio Anthurium, 1998, la medaglia annuale dell’Accademia delle Belle Arti di Messina, 2001, il Premio Anassilaos, 2002 e l'Uomo Dell'Anno della Tuscan American Foundation, Firenze, 2006. Attualmente sta lavorando ad una nuova importante e dettagliata biografia di Michelangelo. |
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A poco chilometri da Montalcino, città conosciuta nel mondo per il suo famoso vino Brunello ma anche per la sua storia, i suoi monumenti e i suoi paesaggi, in posizione tranquilla e riservata, si trova Podere Santa Pia. La proprietà è rivolta a sud-ovest, è baciata dal sole per tutto il giorno e i tramonti qui sono indimenticabili.
Fin dal lontano Quattrocento, Montalcino è conosciuta per la produzione dei suoi eccellenti vini, che l’hanno resa famosa in tutto il mondo.
Da vedere è anche la grande Abbazia di Sant’Antimo, posta poco fuori dal paese in una vallata, è un tipico esempio di architettura romanica.
Case vacanza in Toscana | Podere Santa Pia
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Podere Santa Pia, mystic holiday home in the heart of the Tuscan Maremma
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Casa Vacanze Podere Santa Pia, Castiglioncello Bandini, Toscane
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Colline sotto Podere Santa Pia con ampia vista sulla Maremma Grossetana
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A beautiful summer morning by the pool
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Reflections on the private swimming pool at Podere Santa Pia
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The night pool at Podere Santa Pia exudes a hypnotic sense of purity
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Panoramic view from Santa Pia on the Tuscan Maremma, seen from Santa Pia
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Tramonto splendido
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La Casa Vacanze Podere Santa Pia è situata a 3 km dalla cittadina di Castiglioncello Bandini, su una dolce collina che domina le vallate circostanti.
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Mostra Beato Angelico, Palazzo Strozzi e Museo San Marco, Firenze, 2025
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Beato Angelico a Palazzo Strozzi e Museo di San Marco
26 settembre - 25 gennaio 2026
La mostra Beato Angelico a Palazzo Strozzi e al Museo San Marco esplora l'opera, lo sviluppo e l'influenza dell'arte di Beato Angelico, nonché i suoi rapporti con pittori come Lorenzo Monaco, Masaccio, Filippo Lippi e scultori come Lorenzo Ghiberti, Michelozzo e Luca della Robbia.
È la prima grande mostra a Firenze dedicata all'artista, esattamente settant'anni dopo la monografia del 1955.
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![Beato Angelico, veduta della mostra, sala 8, I Medici, Beato Angelico e Alesso Baldovinetti, Scene della vita di Cristo dall’Armadio degli Argenti, 1450-1452 circa, Palazzo Strozzi, Firenze, 2025 [Photo: Ela Bialkowska, OKNO Studio]](https://lh3.googleusercontent.com/pw/AP1GczOQVRSdFxqwkrVS352LmM9Bg5eeZNIe3X4MkILiB3KSd4mWmVanGCoYrJpmZZWvkZxKh8_BP9RLrsl4mp6ouZeq0ggVi1BaUEFIb7Ezk3E6_tc2b5uq=w2400-h1600-p-k) |
Beato Angelico, veduta della mostra, sala 8, I Medici, Beato Angelico e Alesso Baldovinetti, Scene della vita di Cristo dall’Armadio degli Argenti, 1450-1452 circa, Palazzo Strozzi, Firenze, 2025 [Photo: Ela Bialkowska, OKNO Studio]
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Palazzo Strozzi, Firenze
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Beato Angelico, mostra Palazzo Strozzi and Museo di San Marco, Firenze, 2025
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Museo di San Marco, veduta posteriore
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![Beato Angelico, panoramica della mostra con la Pala d'altare di San Marco ( 1438-1442) e la Pala di Annalena (1445 circa), Palazzo Strozzi, Firenze, 2025 [Photo: Ela Bialkowska, OKNO Studio]](https://lh3.googleusercontent.com/pw/AP1GczNBKAgi43MEhBHit3vK00YmiyRsTYQyXCemfRlLigP3CbVRrtBKkgplBTE7YAe4t75NoduxM-cz6UJYpKkyI_au_xMMOAZCkya_mWyNo7UG0rmBYveg=w2400-h1600-p-k) |
Beato Angelico, la grande mostra a Palazzo Strozzi, Firenze, sala 1
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Beato Angelico, Pala della compagnia di San Francesco in Santa Croce (1428-1429) e Giudizio universale (1425-1428 circa), Museo di San Marco, Firenze
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Beato Angelico, panoramica della mostra con la Pala d'altare di San Marco ( 1438-1442) e la Pala di Annalena (1445 circa), Palazzo Strozzi, Firenze, 2025
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Museo di San Marco
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Museo di San Marco
Piazza di San Marco, 1
50121 Firenze
Apertura:
Dal lunedì al venerdì: ore 8,15 – 13,50
La biglietteria chiude alle 13,20
Sabato, Domenica e festivi: 8,15 - 16,50
La biglietteria chiude alle ore 16,20
Chiusura: 1a, 3a, 5a domenica e il 2° e 4° lunedì di ogni mese; Natale, Capodanno, 1° Maggio.
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San Marco a Firenze |
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